Bracciante lasciato morire a Latina: la raccolta fondi per aiutare la famiglia di Satnam Singh

Operaio senza braccio Latina

Stava facendo il suo lavoro quando una macchina per il fieno gli ha tagliato il braccio. Ma lui, Satnam Singh, anziché essere soccorso e portato in ospedale, era stato “scaricato come un sacco di rifiuti in prossimità della sua abitazione“. E poche ore dopo quel terribile fatto, avvenuto vicino Latina, nelle campagne di Borgo Santa Maria, il 31enne è morto, non ce l’ha fatta. Un episodio crudele, che di umanità sembra non avere proprio nulla.

E se da una parte il datore di lavoro prova a difendersi come può, dall’altra restano la rabbia e il profondo dolore. Il giovane lavoratore indiano, in Italia con sua moglie, è stato abbandonato in strada con un braccio staccato. Ed è morto poco dopo, la mattina seguente. Ora i riflettori sono tutti puntati sullo sfruttamento, su quelle condizioni di lavoro sprezzanti della vita umana e della dignità. Ma c’è l’umanità, quella perbene, quella che resiste alla barbarie, che si è stretta attorno alla famiglia del giovane bracciante e la Cgil ha deciso di aiutare con una raccolta fondi.

Latina, Satnam Singh morto senza braccio, il titolare dell’azienda: “Una leggerezza del bracciante ha generato la tragedia”

La raccolta fondi per aiutare la famiglia del bracciante morto a Latina

La Cgil di Roma e Lazio, così come tante altre persone, ha deciso di aiutare e di non lasciare sola, abbandonate a se stessa, la famiglia di Satnam Singh. Così insieme a la Flai Cgil di Roma e Lazio, la Camera del Lavoro di Frosinone e Latina e la Flai Cgil di Frosinone e Latina hanno promosso una raccolta fondi: è possibile donare attraverso bonifico bancario su: Conto BPER intestato alla CGIL di Roma e del Lazio all’iban IT16L0538703207000035325085. Con causale: “Fondo sostegno famiglia Satnam Singh”.

Lo sciopero nel settore agricolo a Latina

Tutti ora chiedono giustizia, con la speranza di poter fare qualcosa di concreto per mettere un freno allo sfruttamento. A quegli ‘invisibili’ che lavorano, spesso a nero, nei campi dell’agro pontino, con condizioni precarie, disumane, senza tutele. E domani, sabato 22 giugno, le sigle sindacali hanno proclamato uno sciopero nel settore agricolo a Latina. Ma non solo.

Ci sarà anche una manifestazione nel pomeriggio, a partire dalle 17, in Piazza della Libertà a Latina per chiedere ‘dignità, rispetto per la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e l’impegno di tutte le istituzioni, le forze politiche e sociali nel contrastare lo sfruttamento, il caporalato e le conduzioni disumane’. Perché il lavoro dovrebbe nobilitare l’uomo, non farlo morire.