Bracciante lasciato morire a Latina: la raccolta fondi per aiutare la famiglia di Satnam Singh
![Operaio senza braccio Latina](https://www.7colli.it/wp-content/uploads/2024/06/operaio.jpg)
Stava facendo il suo lavoro quando una macchina per il fieno gli ha tagliato il braccio. Ma lui, Satnam Singh, anziché essere soccorso e portato in ospedale, era stato “scaricato come un sacco di rifiuti in prossimità della sua abitazione“. E poche ore dopo quel terribile fatto, avvenuto vicino Latina, nelle campagne di Borgo Santa Maria, il 31enne è morto, non ce l’ha fatta. Un episodio crudele, che di umanità sembra non avere proprio nulla.
E se da una parte il datore di lavoro prova a difendersi come può, dall’altra restano la rabbia e il profondo dolore. Il giovane lavoratore indiano, in Italia con sua moglie, è stato abbandonato in strada con un braccio staccato. Ed è morto poco dopo, la mattina seguente. Ora i riflettori sono tutti puntati sullo sfruttamento, su quelle condizioni di lavoro sprezzanti della vita umana e della dignità. Ma c’è l’umanità, quella perbene, quella che resiste alla barbarie, che si è stretta attorno alla famiglia del giovane bracciante e la Cgil ha deciso di aiutare con una raccolta fondi.
La raccolta fondi per aiutare la famiglia del bracciante morto a Latina
La Cgil di Roma e Lazio, così come tante altre persone, ha deciso di aiutare e di non lasciare sola, abbandonate a se stessa, la famiglia di Satnam Singh. Così insieme a la Flai Cgil di Roma e Lazio, la Camera del Lavoro di Frosinone e Latina e la Flai Cgil di Frosinone e Latina hanno promosso una raccolta fondi: è possibile donare attraverso bonifico bancario su: Conto BPER intestato alla CGIL di Roma e del Lazio all’iban IT16L0538703207000035325085. Con causale: “Fondo sostegno famiglia Satnam Singh”.
Lo sciopero nel settore agricolo a Latina
Tutti ora chiedono giustizia, con la speranza di poter fare qualcosa di concreto per mettere un freno allo sfruttamento. A quegli ‘invisibili’ che lavorano, spesso a nero, nei campi dell’agro pontino, con condizioni precarie, disumane, senza tutele. E domani, sabato 22 giugno, le sigle sindacali hanno proclamato uno sciopero nel settore agricolo a Latina. Ma non solo.
Ci sarà anche una manifestazione nel pomeriggio, a partire dalle 17, in Piazza della Libertà a Latina per chiedere ‘dignità, rispetto per la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e l’impegno di tutte le istituzioni, le forze politiche e sociali nel contrastare lo sfruttamento, il caporalato e le conduzioni disumane’. Perché il lavoro dovrebbe nobilitare l’uomo, non farlo morire.