Elisa Ipektchi di Ardea tra le migliori 25 studentesse d’Italia: tutti 10 al Pascal di Pomezia
Diciannove anni, una media a scuola del 9.98 e una medaglia al collo. Elisa Ipektchi, che vive ad Ardea ma ha studiato al liceo Pascal di Pomezia, è stata premiata al Quirinale dal Presidente Sergio Mattarella. Lei, insieme ad altri 24 studenti, ha terminato la scuola secondaria superiore con il massimo dei voti. E si è guadagnata il titolo di Alfiere del Lavoro.
Elisa Ipektchi premiata dal presidente Mattarella
Elisa Ipektchi ha 19 anni, risiede d Ardea e ha sempre avuto a scuola la media del 9.98. Ha studiato al Liceo Scientifico Blaise Pascal di Pomezia, dove si è diplomata con lode. Un orgoglio per Ardea e Pomezia, due città fiere della giovane, che ora ha deciso di intraprendere il percorso universitario e di studiare Medicina e Chirurgia High Technology all’Università La Sapienza di Roma.
“Sono felice ed orgogliosa della mia nipotina “Elisa Ipektchi” che riceverà il “Premio Alfieri del Lavoro” direttamente dal Presidente della Repubblica Mattarella , premio destinato ai 25 studenti più bravi d’Italia. Ad Elisa auguro un futuro meraviglioso e un percorso radioso alla facoltà di medicina” – ha scritto sui social fiera la zia Emilia.
Gli altri Alfieri del Lavoro 2024 premiati da Mattarella
Oltre a lei, anche altri 24 studenti sono stati premiati. Da nord a sud, tutti rappresentano l’eccellenza, l’impegno e la dedizione nello studio e nella vita scolastica. Ma ecco gli Alfieri del Lavoro insigniti della Medaglia:
- Giovanni Antonucci (Bari),
- Mauro Alberto Avigliano (Potenza),
- Alessandro Bastarelli (Fermo),
- Francesca Bianchessi (Milano),
- Gabriele Sebastiano Cristaudo (Catania),
- Luca De Masi (Lecce),
- Alessandro Vincenzo De Vita (Siena),
- Franco Della Negra (Udine),
- Domenico Di Cristofano (Chieti),
- Maria Di Mauro (Caserta),
- Daniele Maria Falciglia (Enna),
- Camilla Fezzi (Verona),
- Gabriele Garofalo (Cosenza),
- Giovanni Lo Schiavo (Salerno),
- Victoria Moranduzzo (Trento),
- Lorenzo Murace (Bologna),
- Alessio Neri (Livorno),
- Chiara Pirazzini (Ravenna),
- Francesca Carla Prato (Torino),
- Alessandro Serafini (Sud Sardegna),
- Matteo Severgnini (Cremona),
- Isabella Solari (Alessandria),
- Simona Taddeo (Brindisi),
- Sofia Vari (Frosinone).
Loro rappresentano un’immagine diversa, forse insolita della Generazione Z. Quella generazione che nell’immaginario di molti è legata al mondo social, alla violenza che sembra essere sempre più dilagante, a quel senso di onnipotenza quando si è in gruppo. Stavolta la realtà non parla di baby gang, di risse violente, di armi in mano ai ragazzi. Ma ci racconta una storia diversa, che vede protagonisti quei giovani della Generazione Z che si sono dedicati allo studio e si sono “immersi” nella cultura. Con impegno, dedizione. E passione. Giovani, tra i tanti, che saranno il nostro futuro.