Garbatella, si sente male mentre fa jogging: per il medico è gastrite. Muore di infarto

Morto per una corsa al parco

Una corsa al parco gli è costata la vita. Ma ancora di più gli è costata la diagnosi sbagliata fatta dal medico: l’uomo, il 52enne Roberto Sabatini, ha avvertito forti dolori allo stomaco. E’ andato a farsi visitare e la risposta del dottore fu lapidaria: “E’ gastrite”. Così è tornato a casa e come sempre è andato ad allenarsi in un parco della Garbatella: pochi metri e si è accasciato, colpito da un infarto. Era il 2018 e in questi giorni si sta consumando il processo.

La visita

Sabatini aveva lamentato un dolore acuto nella zona dell’addome, un sintomo che si è rivelato il principio di un infarto miocardico inferiore, che sarebbe stato scambiato per una gastrite. Tanto che il dottore aveva prescritto al paziente una visita gastroenterologica, un Rast test – un esame allergologico con cui si può rilevare la presenza di allergie alimentari attraverso la concentrazione di immunoglobuline nel sangue – e un Breath Test per rilevare l’eventuale presenza del batterio Helicobacter pylori, che potrebbe annidarsi nella mucosa gastrica.

Il Processo

Ora, a distanza di sei anni, il medico è accusato di omicidio colposo perché avrebbe ignorato (o sottovalutato) la cardiopatia da cui era affetta la vittima, che aveva alle spalle una predisposizione ereditaria da parte di padre, circostanza della quale il medico era perfettamente a conoscenza. A costituirsi parte offesa sono stati la moglie, i due figli (uno dei quali minorenne all’epoca dei fatti), la madre e la sorella del 52enne.