Incendio Monte Mario, fuoco partito da una baracca: indagine della Procura

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Inferno di fuoco sulla collina di Monte Mario, brucia una baraccopoli e scoppia il panico da piazzale Clodio, dietro la Corte d’Appello di Roma, fino alle terrazze delle Zodiaco. Una giornata da incubo per tutto il quadrante alle prese una enorme nube che ha creato il panico e mandato nel panico tutti i residenti del quartiere che, scesi in strada, hanno incominciato a chiamare il numero unico delle emergenze per chiedere aiuto perchè “soffocati dal fuoco”.

Un fronte di fuoco molto esteso

Un fronte di fuoco che si è rivelato fin da subito molto esteso con l’enorme colonna di fumo che ha invaso tutto Monte Mario e la panoramica di Prati. A bruciare un insediamento abusivo a ridosso di via Romeo Romei con alte fiamme che nel giro di pochi minuti si sono estese a via Luigi Giuseppe Favarelli e viale Giovanni Falcone e Borsellino aggredendo con violenza dal primo pomeriggio la cittadella giudiziaria di piazzale Clodio e di via Teulada dove alcuni uffici della Rai sono stati evacuati.

Diverse evacuazioni

Sospesa anche la trasmissione televisiva “Estate in diretta”. Per precauzione, è stata evacuata anche una palazzina di via Romei, la più prossima al rogo e vicina alla Corte d’Appello e poi, nel tardo pomeriggio, l’ordine di evacuazione ha riguardato 4 palazzine in via Ilbebrando Goiran e la caserma dei carabinieri della compagnia Trionfale. Avvolto dal fumo anche l’Osservatorio Astronomico da cui sono state evacuate 40 persone. Danneggiate anche alcune auto.

Sentite esplosioni di bombole del gas

“Si sentivano esplosioni di bombole del gas – commentano alcuni residenti – in zona ci sono accampamenti abusivi dove senza fissa dimora, periodicamente vengono sgomberati per poi tornare”.

Sul posto dalle 13 circa sono intervenute quattro squadre dei vigili del fuoco provenienti dalle sedi di Tuscolano I, Centrale, Prati, Ostiense col supporto di due autobotti, il carro autorespiratori, il funzionario di guardia e il capo turno provinciale. In ausilio anche dieci squadre di volontari di protezione civile con pick e botti per garantire rifornimento idrico alle lance anticendio. In azione anche elicottero Drago VF159 per sganci d’acqua sui fronti di fiamma e un elicottero Erikson S-64.

Chiusure al traffico

Presenti anche sanitari del 118 e forze dell’ordine oltre agli agenti di polizia locale del I Gruppo Prati di Roma Capitale, che con i Gruppi Gpit, Cassia e Monte Mario, hanno lavorato nelle chiusure delle strade di accesso alla zona della Panoramica e del Trionfale, anche attorno allo stadio Olimpico, per consentire ai soccorritori di arginare il fronte del rogo che minacciava anche alcune abitazioni. In poco tempo per consentire l’intervento degli elicotteri, è stata disposta la chiusura al traffico di viale dei Cavalieri di Vittorio Veneto e viale Falcone e Borsellino, in entrambi i sensi di marcia, via Romeo Romei e via Faravelli. Chiusi anche lungotevere Oberdan e lungotevere della Vittoria.

Un’area, quella interessata dall’incendio, spesso al centro delle polemiche e delle denunce dei residenti per il degrado causato in particolare dalle baraccopoli che punteggiano la collina di Monte Mario, sgomberate ma puntualmente ricomparse.

Sopralluogo della Procura di Roma

Intanto la Procura di Roma ha effettuato un sopralluogo in via Romeo Romei in attesa dell’informativa dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine, intervenuti sul posto, per ricostruire l’origine del maxi-rogo. L’ipotesi di reato sulla quale si indagherà, con probabilità, sarà quella di incendio colposo. Nella zona già la notte scorsa si era verificato un incendio, anche se di dimensioni più ridotte rispetto a quello divampato ieri.

La nube nera tra Monte Mario e il Tribunale di piazzale Clodio
Roma, vasto incendio nella riserva naturale di Monte Mario: colonna di fumo nera avvolge il Tribunale (FOTO) – www.7colli.it

Gualtieri: Rogo originato da un pasto cucinato in un accampamento abusivo

“L’incendio a Monte Mario sarebbe stato originato da un pasto cucinato in un accampamento abusivo sulle pendici della collina di Monte Mario”, ha riferito il sindaco di Roma Roberto Gualtieri giunto sul posto.

Alemanno: Accampamento abusivo da sempre tollerato dall’amministrazione Gualtieri

“Quello che il Sindaco non dice – aggiunge l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno in un post social – è che quell’accampamento abusivo viene da sempre tollerato dalla sua amministrazione e da quelle precedenti, nonostante sia nel centro della città e nel parco di Monte Mario, uno dei parchi urbani più importanti e significativi di Roma. Gli unici che hanno sgombrato quell’accampamento abusivo di nomadi e immigrati siamo stati noi durante la mia amministrazione in Campidoglio. Ma quando la nostra amministrazione è finita, l’accampamento si è immediatamente ricostituito ed è rimasto lì fino ad oggi”.

VIGILI DEL FUOCO:LA FNS CISL EMERGENZA ORGANICI A ROMA

Carenza d’organico e mezzi obsoleti, il dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco di Roma e provincia è al collasso. Siamo ormai nel pieno della campagna antincendio boschivo dell’estate, iniziata dal 15 giugno per poi concludersi a metà ottobre e la situazione è dramatica. Mancano all’appello più di 350 pompieri. A denunciare la difficile situazione, è il sindacato Fns Cisl di Roma Capitale, tramite segretario generale Riccardo Ciofi.

I vigili del fuoco: “Siamo al collasso”

“Siamo al collasso – dichiara Ciofi – non ci sono mezzi con squadre operative che non riescono ad operare come dovrebbero, nella costante ricerca di soluzioni tamponi che non garantiscono la totale sicurezza degli operatori e del soccorso pubblico. Non riusciamo a mettere in piedi autobotti e squadre al servizio del territorio. Mancano in particolare automezzi da dedicare alla campagna Aib, che vengono sostituiti con quelli ordinari di soccorso. La maggior parte di questi poi sono da rottamare, tant’è che più del 50% supera i 20 anni di anzianità. Necessari nuovi acquisti, ma a quanto pare è tutto ancora fermo”.

Condizione di estrema difficoltà del Comando

Una condizione di estrema difficoltà del comando che arriva in pieno periodo estivo con una serie infinita di roghi che stanno mettendo in crisi gran parte dei quadranti della Capitale ma anche una serie infinita di distaccamenti del comando provinciale di Roma. La pianta organica della Capitale dovrebbe essere rivisitata, non è più possibile fare soccorso alla cittadinanza in queste condizioni.

Personale ridotto ai minimi termini

“Una situazione che peggiora con il passare del tempo al punto che nei turni di servizio vengono sospese o declassate diverse squadre. Diversi distaccamenti del comando di Roma non sono in grado di affrontare interventi che necessitano di autobotti – aggiunge Ciofi – Ad oggi l’organico operativo dei vigili del fuoco su Roma e provincia è di 1450 unità, quando dal Dipartimento riceviamo un potenziamento di poche unità circa 40. Garantire il soccorso di 6 milioni di abitanti con questo attuale organico è praticamente impossibile. Occorre un forte potenziamento nell’immediato, ma anche in vista dell’imminente Giubileo”.

Campagna Aib in pericolo

Problemi su problemi che il sindacato vorrebbe risolvere il prima possibile, in previsione di un ulteriore aggravio di lavoro per il personale che in questi giorni, con l’avvio della campagna antincendi boschivi, metterà in difficoltà il comando, impegnato a fronteggiare incendi di vegetazione da nord a sud della Capitale.

Sistema di soccorso pubblico al collasso

“Per ogni turno di servizio le unità operative sono 250 per 32 sedi comprese Ciampino e Fiumicino e con questi incendi il sistema non riesce a garantire una efficienza dell’operatività ordinaria e straordinaria. E’ necessario provvedere a un potenziamento di organico serio non più rinviabile che veda il comando con assegnazioni concrete e non promesse a spot. Il governo, deve intervenire attraverso i suoi rappresentati istituzionali per risolvere questa dramatica situazione del soccorso nella capitale.