Latina, entra nell’account e invia mail ai colleghi della ex per diffamarla ma si finge analfabeta digitale

Foto generica di donna di spalle al pc di lavoro

Un caso di cyberstalking si è concluso con un provvedimento restrittivo emesso dal gip del Tribunale di Latina. Un uomo di 55 anni è stato accusato di aver sottratto le credenziali della mail aziendale della sua ex compagna e di aver inviato messaggi diffamatori ai suoi colleghi di lavoro, con l’obiettivo di screditarla. La vicenda ha avuto luogo dopo la fine di una relazione durata quattro anni, con la donna che ha subito gravi conseguenze psicologiche.

Secondo quanto ipotizzato dalla Procura di Latina, l’uomo avrebbe agito per vendetta. L’ex compagna, una donna di 49 anni residente in provincia di Latina, ha presentato ben otto denunce ai Carabinieri nel corso di quattro mesi. Queste segnalazioni hanno portato all’emissione di una misura restrittiva nei confronti del 55enne, incensurato fino a questo momento. La notizia è stata riportata dal quotidiano La Repubblica.

Latina, cyberstalking di un 55enne contro la ex

Le condotte persecutorie dell’uomo hanno causato stati di ansia e agitazione nella donna, tanto da costringerla a cambiare le sue abitudini di vita. Gli accertamenti delle autorità hanno rivelato che il 55enne avrebbe molestato la donna quotidianamente, utilizzando vari strumenti informatici per mettere in atto la sua vendetta. Questo comportamento ha avuto un impatto devastante sulla vita della vittima, compromettendo il suo benessere emotivo e la sua tranquillità.

Entra nell’account e invia mail, ma si finge analfabeta digitale

Durante l’interrogatorio davanti al gip, l’uomo ha cercato di difendersi, negando categoricamente di aver rubato l’identità telematica della ex compagna. Ha affermato di non avere competenze informatiche sufficienti per compiere tali azioni, tentando così di sollevare dubbi sulla veridicità delle accuse. Tuttavia, le evidenze raccolte dalla Procura sembrano indicare il contrario, portando all’adozione di un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento alla donna.

Sicurezza informatica, ancora sconosciuta

Il caso solleva ancora una volta l’importanza della sicurezza informatica e delle misure di protezione delle credenziali personali. La vicenda mette in luce anche le gravi conseguenze psicologiche che possono derivare da atti di stalking e molestie digitali. La speranza è che la misura restrittiva emessa possa garantire alla vittima la protezione necessaria e che simili episodi non si ripetano in futuro.

L’episodio di Latina rappresenta un monito per coloro che considerano la vendetta come una risposta accettabile alla fine di una relazione, dimostrando come tali azioni possano portare a serie conseguenze legali e personali.