Ostia Antica, immobili abusivi in zona archeologica: querela contro Raggi e Gualtieri

Ostia Antica, la vista dall'alto della zona in cui sono attivi immobili abusivi dentro cui vi sono 28 attività commerciali, foto Google Heart elaborata in 3D con Intelligenza Artificiale
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Ostia Antica, su una zona con vincolo archeologico del Ministero dei Beni Culturali sono stati costruiti innumerevoli immobili abusivi che occupano una grande area situata a ridosso della via Ostiense e, come se non bastasse, al loro interno sono attive anche 25 attività commerciali di vario genere. Un supermarket, un centro sportivo e, tra le altre, addirittura un deposito giudiziario.

Ostia Antica, immobili abusivi in zona archeologica: parola dal Ministero

Gli immobili sono privi del titolo edilizio o di quello in sanatoria: significa, in soldoni, che non è mai stato rilasciato dal Campidoglio o dal Municipio X di Roma-Ostia un regolare permesso di costruire. Un dato, quest’ultimo, certificato dal Ministero dei beni Culturali, ossia dallo Stato Italiano, che ha consegnato tutti i documenti relativi a tale incredibile vicenda all’associazione Decimo Solidale.

Le prime richieste di intervento che l’associazione e il suo presidente, Biagio Caputi, hanno inviato al Municipio X di Roma – Ostia, sulla base dei documenti ministeriali, risalgono al lontano 2017. L’associazione ha chiamato in causa, in particolare, la Commissione di Controllo, Garanzia e Trasparenza. Ma anche il Presidente del Municipio X. Oltre a vari assessori e capogruppo. Il risultato? Nonostante gli innumerevoli solleciti, le Istituzioni locali non si sono mosse. E sono ferme. Da anni. Per motivi ignoti.

“Opere abusive non sanabili”

Eppure il Ministero era stato chiaro nei suoi documenti, poi arrivati nelle mani dell’associazione Decimo Solidale, e aveva chiesto “La demolizione – così si legge tra le carte che Il Nuovo 7 Colli ha potuto visionare – delle opere abusivamente realizzate e la rimessione in pristino dei luoghi antecedenti agli abusi“. Il Ministero specifica anche che in relazioni a tali immobili vi è stato un “giudizio negativo alla richiesta di sanatoria“.

Le varie sedute della Commissione municipale Controllo, Garanzia e Trasparenza convocate dal Municipio di Ostia sono state del tutto inconcludenti. Inutili le sedute del 4 maggio 2021, con rinvio al 14 giugno 2021, con rinvio ulteriore al 7 luglio 2022. Nessuno è intervenuto. Ferma anche la Polizia Locale di Ostia, che pure era stata sollecitata.

Querela contro Raggi-Gualtieri

Fermo, da anni, anche il Campidoglio, che ha ricevuto tutti gli atti dell’associazione Decimo Solidale via pec. Nessuno, dal palazzo più importante della Capitale, ha dato segno di voler intervenire, in questi ultimi 7 anni. Sono stati sollecitati anche vari Uffici Tecnici capitolini. Sembra colpita dalla ‘sindrome dell’immobilismo’ anche la Polizia Locale di Roma Capitale.

La denuncia formale ai Carabinieri di Ostia

Per questi motivi il presidente dell’associazione Decimo Solidale Biagio Caputi ha presentato una querela formale nei confronti degli ultimi due sindaci della Capitale, Virginia Raggi e Roberto Giualtieri, per Omissione d’Atti d’Ufficio. Una querela presentata formalmente ai Carabinieri di Ostia oggi 1° luglio. Ovviamente, i due sindaci sono innocenti fino a sentenza di Cassazione passata in giudicato, esattamente come i presidenti del X Municipio-Ostia, i presidenti di Commissione e gli assessori che si sono succeduti in questi anni. Tutti innocenti, ci mancherebbe altro.

Onestà e legalità, solo slogan da campagna elettorale

Questo è quanto prevede la legge. Ma, certo, un’idea della situazione e dei politici ed amministratori che i cittadini di Ostia continuano a votare e poi eleggono in Municipio possono farsela anche prima che arrivi la sentenza definitiva, tra 10 anni, se tutto andrà bene. Fosse anche solo per rendersi conto che le parole spese da certi partiti e certi politici sul tema della legalità e onestà sono solo slogan che utilizzano per le campagne elettorali, niente di più, come dimostra la dura, cruda, realtà locale.