Ostia: “C’era una volta piazza Anco Marzio”

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Assolutamente inaccettabile il degrado che sistematicamente sta declassando Piazza Anco Marzio ad Ostia dove, oltre alla “calata” dei venditori ambulanti, che ogni giorno invadono il “salotto buono” del X Municipio si deve ora assistere al ricovero notturno di sbandati che durante la notte bivaccano a ridosso delle serrande dell’ex, purtroppo, storico bar Sisto, pietra miliare del commercio locale, lasciato da mesi ormai al suo, imprecisato, futuro destino“.

Le associazioni condannano l’incuria della Piazza

L’associazione Ostia Imprese e Professioni e il gruppo ambientalista Ecoitaliasolidale X Municipio e Litorale, “condannano la palese incuria e il totale abbandono della piazza Anco Marzio da parte degli organi istituzionali designati, dichiaratamente assenti e decisamente inadempienti delle loro dovute responsabilità.”

Piazza Anco Marzio: la storia

La piazza, già prevista nel Piano Regolatore Generale del 1916 e inizialmente denominata Grande Piazzale Popolare, gode di una posizione invidiabile, perché affaccia sul lungomare con un piccolo giardino dove nel 1993 è stata collocata la statua di Pietro Consagra dedicata a Pier Paolo Pasolini.

Verso terra si collega alle altre strade che compongono il nucleo primigenio del centro storico di Ostia: a levante la Via dei Fabbri Navali, ricca di villini d’epoca, e la Via dei Misenati, i cui caratteristici edifici, realizzati negli anni Venti del Novecento, sul lato sud compongono una suggestiva quinta priva di soluzioni di continuità; a ponente la Via Lucio Coilio, il cui andamento in curva rispecchia la volontà degli autori del primo strumento urbanistico di dotare la cittadina di un tessuto stradale mai monotono e coerente con la loro ipotesi di città giardino e di ridente borgata balneare.

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