Rai, assunti parenti dei politici, il figlio di un amico dell’Ad e il dj di Casapound: è bufera 

Nomine Rai contestate

Nomi scomodi, quelli assunti recentemente come programmisti multimediali alla Rai attraverso l’agenzia di selezione del personale Adecco, scavalcando quindi i concorsi interni. Nomi che hanno scatenato la reazione indignata dell’Usigrai, il sindacato maggioritario dei giornalisti del servizio pubblico, ma non solo.

Amici e parenti hanno ottenuto il posto, ma non è tanto questo a scandalizzare (ormai ci hanno fatto tutti il “callo”), quanto chi sono le nuove figure che si aggirano tra i corridoi dell’azienda nazionale.

A far uscire “la magagna” è Repubblica, che si fa portavoce del sindacato Rai e fa i nomi e cognomi di chi ha scatenato il “terremoto”. Ed ecco che nell’elenco dei cinque assunti si trovano il figlio dell’amico trentennale dell’ad e un ex esponente di Casapound a Ostia, legato per motivi di affari al clan mafioso degli Spada.

La denuncia della RSU

Tutto parte da una denuncia della Rsu (la rappresentanza sindacale dei lavoratori) che si è ribellata alle assunzioni, che vedono inquadramenti di livello 1. In pratica, come quelli di un funzionario. E, spiegano i sindacati, per arrivare a quei livelli tocca lavorare almeno vent’anni all’interno della Rai. Altro che arrivare freschi freschi. E senza concorso.

Ma ecco i nomi. Il primo che viene riportato da Repubblica è quello di Matteo Tarquini. Suo padre è Giovanni, amico storico dell’AD Roberto Sergio. L’amministratore delegato è stato il testimone di nozze di Giovanni Tarquini nel ’90. Matteo ora è stato assunto con “inquadramento di livello 1”. Niente male per un neo assunto.

La seconda persona che ha fatto storcere il naso ai sindacati è “mr Ferdy il guru artist”, al secolo Ferdinando Colloca, body painter e dj, con un passato di esponente di Casapound a Ostia e legato per motivi di affari alla famiglia Spada. Ferdinando Colloca alla Rai si sentirebbe “in casa”, visto che ci sono già due suoi fratelli che lavorano per l’azienda radiotelevisiva nazionale. Uno, Salvatore, esponente di Fratelli d’Italia e poi della Lega, è programmista regista in Rai, mentre l’altro, Gaetano, è dipendente Rai nell’area digital.

Le reazioni: l’indagine interna

Dopo l’articolo, l’Ad Roberto Sergio ha fatto sapere di aver “attivato un audit a tutela dell’azienda e del ruolo dell’ad”, ovvero quello da lui ricoperto. Nel contempo, l’Usigrai, attraverso una nota sostiene che “la denuncia della Rsu della radiofonia sulle ultime assunzioni di programmisti multimediali getta un’ombra inquietante. Assunzioni avvenute grazie a una modifica del codice anticorruzione Rai, avvenuta senza alcun confronto sindacale, e fortemente contestata da Usigrai. Se qualcuno al settimo piano di viale Mazzini pensa di utilizzare lo stesso metodo per chiamate dirette anche in ambito giornalistico, sappia che troverà la granitica opposizione dell’Usigrai”.  Le rappresentanze sindacali unitarie per domani, 2 luglio, hanno proclamato una giornata di sciopero.

Ad andare contro queste assunzioni anche Vittorio di Trapani, segretario della Fnsi, sindacato unitario dei giornalisti, che attacca: “In Rai si torna a metodi della vecchia politica: assunzioni per amici e parenti”.