Roma, carne di cinghiale (locale) in vendita nei market: parte la filiera della carne selvatica

A sinistar, cinchiali in un parco di Roma, a destra, carne di cinghiale in vendita in macelleria
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A Roma è partita una nuova iniziativa che mira a trasformare un problema cittadino in un’opportunità. La scorsa settimana, presso il Centro Carni della Capitale, è stata messa in vendita carne di cinghiale catturato all’interno delle aree verdi urbane. Si tratta di animali prelevati dai parchi cittadini e dalle riserve naturali, rigorosamente privi di qualsiasi traccia di Peste suina africana, una malattia che desta preoccupazione a livello nazionale.

Roma, carne di cinghiale (locale) in vendita nei market

L’iniziativa rientra in un più ampio progetto promosso dal Comune di Roma, che punta a trasformare la presenza sempre più massiccia dei cinghiali all’interno della città da emergenza a risorsa. La presenza di questi animali, infatti, è diventata negli ultimi anni un vero e proprio problema di gestione per le amministrazioni locali, non solo a Roma, ma in molte altre città italiane. I cinghiali, attratti dalla facilità di accesso al cibo, sono soliti invadere quartieri residenziali e periferici, causando danni e creando situazioni di pericolo per i cittadini.

Parte la filiera della carne selvatica

La soluzione individuata dal Comune di Roma prevede la creazione di una filiera di carne di selvaggina, in particolare di cinghiale, controllata e certificata. In questo modo, si punta a dare vita a un ciclo virtuoso che garantisca sicurezza alimentare e, allo stesso tempo, generi benefici economici e sociali. L’idea alla base del progetto è semplice: sfruttare l’eccessiva presenza di cinghiali catturandoli in modo sicuro e trasformando la loro carne in un prodotto alimentare di qualità, pronto per essere distribuito nei supermercati.

La preoccupazione per la peste suina africana

Il progetto risponde anche alla crescente preoccupazione per la Peste suina africana, una malattia che ha colpito numerosi allevamenti di suini in Italia e in Europa, con pesanti ricadute sul settore agroalimentare. Assicurare che la carne di cinghiale sia priva di tale malattia è una priorità assoluta, ed è per questo che l’intera filiera viene sottoposta a rigidi controlli da parte dei veterinari delle Asl regionali. Ogni fase, dalla cattura dell’animale alla macellazione, fino alla distribuzione nei punti vendita, è certificata, e le etichette sui prodotti riportano in modo dettagliato le informazioni riguardanti la provenienza della carne.

Carne selvatica sicura, controllata e di qualità

L’obiettivo principale dell’operazione è rendere accessibile al consumatore una carne selvatica sicura, controllata e di qualità. Oltre all’aspetto sanitario, il progetto punta a garantire elevati standard etici e qualitativi, offrendo un’alternativa sostenibile alla carne d’allevamento. L’iniziativa potrebbe avere un impatto significativo anche dal punto di vista economico, creando nuovi posti di lavoro e sviluppando una filiera che potrebbe diventare un modello replicabile in altre città italiane afflitte dal problema dell’eccessiva presenza di cinghiali.

Con questa operazione, Roma diventa una delle prime città italiane a intraprendere un percorso di gestione della fauna selvatica basato su un approccio innovativo, che vede la trasformazione di una criticità urbana in un’opportunità economica e sociale. Il futuro di questo progetto potrebbe segnare un cambiamento significativo non solo nella gestione della fauna selvatica, ma anche nella percezione dei consumatori rispetto alla carne di selvaggina.