Roma, grande fuga dal centro: in calo i residenti, i dati

Colosseo e un pezzo del centro storico di Roma

Roma, abitanti in calo, età media in aumento e un’alta concentrazione di stranieri: questo l’identikit del centro storico di Roma, fotografato dall’ultimo report dell’Istat presentato alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle città.

Roma, la grande fuga dal centro storico

Un esodo silenzioso: Negli ultimi dieci anni, la popolazione residente nel I municipio (centro storico) è scesa del 38%, con punte del -45% a Trastevere. Un calo ben più marcato rispetto alla media cittadina (-0,9%). A spopolare il centro, soprattutto i giovani: tra Ostiense, Centro Storico, Testaccio e Trastevere, si contano meno di 18 under 25 ogni 100 residenti, mentre al Foro Italico la quota scende addirittura a 15.

In calo i residenti, che sono sempre più anziani

Un mosaico di culture: A fronte del calo degli italiani, cresce la presenza di stranieri, con una incidenza del 234,5 per mille all’Esquilino e oltre 200 per mille nel centro storico.

Disoccupazione e NEET: Non solo. Il centro registra anche tassi di disoccupazione preoccupanti, tra il 14,4 e il 15,5% in zone come Centro Storico, Celio, Trastevere e Aventino. A Trastevere, Centro Storico, Aventino e San Lorenzo c’è inoltre una significativa presenza di giovani (15-29 anni) che non studiano, non lavorano e non seguono corsi di formazione (NEET).

Un quadro di fragilità: Le difficoltà si concentrano in alcune aree: nuclei con figli in cui il capofamiglia è sotto i 64 anni e nessuno lavora o riceve una pensione; anziani soli che vivono in affitto.

Luce nelle periferie: Se il centro invecchia e si spopola, le periferie mostrano una realtà diversa: Magliana, Borghesiana e Torre Angela vantano una quota di giovani superiore al 25%. A Torre Angela si concentra anche la più alta presenza di stranieri a Roma (oltre 15 mila).

Le zone più densamente popolate: Tutte all’interno del GRA, con oltre 20 mila residenti per chilometro quadrato. Tra le più popolose: Marconi, Gordiani, Eroi, Sacco Pastore, Don Bosco, Torpignattara e Appio.

Un futuro incerto: Il quadro delineato dall’Istat evidenzia le profonde diseguaglianze che attraversano la città. Un campanello d’allarme che richiede interventi mirati per invertire la rotta e ridare vitalità al cuore di Roma.