Roma Nord e la sua biodiversità: l’intervista al Dottor Andrea Bonifazi (FOTO)

Biodiversità
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La biodiversità a Roma Nord, le specie aliene ed il cambiamento climatico. Un focus centrato su questi aspetti con esempi e racconti tramite l’intervista esclusiva al Dottor Andrea Bonifazi. Come sta impattando il cambiamento climatico? Quali sono le specie aliene?

Chi è Andrea Bonifazi

Laureato in Scienze Naturali all’Università La Sapienza di Roma e dottore di ricerca in Ecologia Marina, Andrea Bonifazi è impegnato nel monitoraggio ambientale. In particolare, si occupa di invertebrati marini e di specie aliene. Molto attivo sui social nell’ambito della divulgazione scientifica, nel 2009 ha fondato la pagina Scienze Naturali seguita da una community di oltre 230.000 persone, tra Facebook ed Instagram, diventando un punto di riferimento per i Naturalisti di tutta Italia. Tra curiosità sulla Natura, aneddoti, lotta alla disinformazione e debunking, la pagina tratta molteplici argomenti uniti da un fil rouge: sbanalizzare il banale, cercando di offrire un punto di vista differente per osservare animali o piante che spesso si considerano banali.A settembre 2023 è uscito il suo libro di divulgazione dal titolo “Ventimila specie (o quasi) sotto il mare”, edito da Sperling&Kupfer.

La biodiversità a Roma Nord

“La biodiversità urbana è un argomento complicato da trattare. Molta gente tende a considerare le città e la Natura come se fossero compartimenti stagni, quindi completamente separati e distinti. Quindi nella Natura non devono esserci le città e nelle città non deve esserci Natura, ad esclusione di quella “finta” che popola i parchi urbani. Non è un caso che quando ci imbattiamo in alcune specie appartenenti alla fauna urbana, ma che non ci aspetteremmo di trovare in città (come serpenti, calabroni o gabbiani), spesso si creano insensati allarmismi proprio perché vengono descritti come “rinvenimenti straordinari”. Ovviamente questa narrativa è del tutto erronea, la biodiversità urbana è preziosa, ricca, diversificata, un patrimonio da preservare che spesso riserva grandi sorprese.

In foto Trichodes

È ovvio che se troviamo un serpente in camera da letto o un nido di vespe in cucina sia opportuno rimuoverli e rilocarli, ma non è necessario uccidere per ignoranza ciò che non conosciamo – anche perché, ricordiamolo, i serpenti sono protetti e ucciderli è reato -, né dobbiamo sopravvalutarne oltremodo la pericolosità. Insomma, non siamo gli unici animali a vivere in città, dobbiamo esserne consapevoli”, racconta Andrea Bonifazi

Come sta impattando il cambiamento climatico sulla biodiversità della Capitale?

“In ambiente urbano il cambiamento climatico si sta avvertendo in modo molto marcato, anche perché le città sono, per definizione, delle “isole di calore”, cioè ambienti in cui naturalmente tende a svilupparsi un microclima più caldo rispetto a quello che si percepisce nelle zone extraurbane limitrofe. Insomma, in città fa caldo e, da qualche anno, fa ancora più caldo. Ciò impatta fortemente sulla biodiversità urbana, favorendo l’espansione di specie provenienti da altre parti del mondo. Ma non solo, il caldo sta provocando anche l’espansione di specie autoctone che non eravamo abituati a vedere: è questo il caso di Vespa orientalis, specie su cui i media stanno ricamando notizie sensazionalistiche spesso disinformative. Nonostante il nome possa indurre in errore, non è una specie aliena, ma un insetto naturalmente presente nella nostra fauna che, a causa dell’aumento delle temperature, è diventato comune anche a Roma, sebbene già lo fosse in molte città del Sud Italia. Ma niente paura, è una specie che ha caratteristiche molto simili al più comune calabrone europeo (Vespa crabro). Non va però confuso confuso con il calabrone asiatico (Vespa velutina), a tutti gli effetti una specie aliena.

Un modo per provare a ridurre l’impatto delle temperature crescenti sulle città potrebbe sicuramente essere il mantenimento di aree verdi ed alberate, evitando cementificazioni selvagge e veri e propri “disboscamenti urbani“. Abbiamo la fortuna di vivere in una delle città più verdi, nonché più belle, d’Europa, cerchiamo di valorizzare la Natura che vive intorno a noi. Essa è fondamentale non solo da un punto di vista estetico, ma soprattutto, da un punto di vista ecologico, ripercuotendosi positivamente sulla nostra stessa esistenza”, commenta Andrea Bonifazi.

In foto “Vespa Orientalis

E le specie aliene?

“Tornando a parlare della biodiversità urbana, bisogna specificare che è minacciata non solo dall’essere umano, ma anche dalle specie aliene o alloctone o non indigene, che dir si voglia. Quindi quelle specie provenienti da un diverso areale geografico che sono state introdotte altrove dall’essere umano, sia volontariamente che involontariamente. Come già anticipato, sfruttando i cambiamenti climatici sempre più specie “esotiche” stanno diventando più comuni anche nella Capitale. Ed è così che a Roma una passeggiata nel verde urbano diventa un viaggio in giro per il mondo: alberi cinesi (Ailanthus altissima) ed americani (Robinia pseudoacacia) ormai spuntano ovunque, tartarughe americane (Trachemys scripta) fanno capolino dai laghetti urbani, pappagalli sudamericani (Myopsitta monachus) ed originari dell’Africa centro-occidentale e dell’Asia meridionale (Paittacula krameri) volteggiano tra gli alberi, zanzare asiatiche (Aedes albopictus) ci pungono, coccinelle asiatiche (Harmonya axyridis) divorano afidi sulle piante… e questa non è che la punta dell’iceberg, le specie aliene in città sono tantissime e, a causa dei cambiamenti climatici, non faranno altro che aumentare.

I cambiamenti climatici sono un argomento caldo – chiedo venia per il banale gioco di parole – che spesso si rivelano divisivi perché trattati da gente priva di reali conoscenze in materia, quindi fate sempre attenzione alle fonti da cui attingete”, conclude il Dottor Andrea Bonifazi.

In foto “Coccinella”