Roma, Olimpico ‘blindato’: dopo la cacciata di De Rossi ultrà (ma non solo) contro i Friedkin

A sinistra, Daniele De Rossi, a destra, lo stadio olimpico di Roma blindato
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Roma, stadio Olimpicoblindato‘ dalla Questura e dal nuovo questore capitolino: dopo la cacciata di Daniele De Rossi ultrà (ma non solo) contro i Friedkin, padre e figlio. L’esonero di Daniele De Rossi dalla panchina della as Roma ha generato un vero e proprio terremoto tra i tifosi giallorossi, semplici ultrà o tifolsi vip hanno condannato l’esonero. Nelle ore successive alla notizia, i social media sono stati inondati da una marea di commenti di dissenso e rabbia, molti dei quali rivolti alla proprietà del club, rappresentata dai Friedkin, e all’amministratrice delegata Lina Souloukou. Il fulmineo allontanamento di De Rossi è stato vissuto come un tradimento da una larga parte della tifoseria, che non ha esitato a esprimere il proprio scontento in maniera veemente.

Roma, Olimpico ‘blindato’: dopo la cacciata di De Rossi

La vicenda ha rapidamente lasciato i confini del web per riversarsi nelle strade. Decine di tifosi si sono radunati fuori dai cancelli del centro sportivo Fulvio Bernardini, a Trigoria, per dare il loro sostegno all’allenatore e, contemporaneamente, rivolgere insulti e accuse ai vertici del club. Le contestazioni non si sono fermate qui: l’arrivo dei giocatori per l’allenamento ha visto lo stesso scenario ripetersi, con cori e fischi rivolti anche a loro.

Ultrà (ma non solo) contro i Friedkin

Tra le scene più emblematiche di questa protesta, una in particolare ha fatto il giro della città. In un video amatoriale, ripreso con uno smartphone, si vede un tifoso scendere velocemente dalla sua auto e dirigersi verso il cancello del centro sportivo. Il suo bersaglio era Lina Souloukou, colpevole, a suo dire, di aver contribuito in modo decisivo alla decisione di esonerare De Rossi. Il tifoso, visibilmente alterato, si è avvicinato chiedendo a gran voce di parlare con “Lina Seloloku“, un evidente errore nel pronunciare il nome dell’amministratrice delegata, ma che ha solo aumentato l’eco del suo gesto sui social.

Questo episodio, per quanto isolato, testimonia il clima di tensione che si respira intorno all’ambiente Roma in queste ore. La situazione è così delicata che la questura di Roma ha ritenuto necessario rafforzare le misure di sicurezza nei pressi del centro sportivo, per evitare che la protesta degeneri in atti violenti o che si creino situazioni di pericolo per i tesserati e i dirigenti del club.

Olimpico a rischio: domenica potrebbe esplodere la contestazione

L’esordio della Roma contro l’Udinese, previsto per domenica prossima allo stadio Olimpico, potrebbe trasformarsi in un ulteriore punto di sfogo per i tifosi giallorossi. Il clima pre-partita è già rovente, e le autorità stanno preparando un imponente schieramento di polizia intorno all’impianto del Foro Italico per garantire la sicurezza e prevenire eventuali disordini.

Secondo fonti vicine al club, la presenza dei Friedkin sugli spalti non è esclusa, e questo potrebbe alimentare ulteriormente la rabbia della tifoseria. La Curva Sud, cuore pulsante del tifo romanista, sta già preparando striscioni e cori di protesta per esprimere il proprio dissenso verso la proprietà, ma anche per salutare e ringraziare Daniele De Rossi, simbolo indiscusso di fedeltà alla maglia e alla città.

Il legame indissolubile tra De Rossi e la tifoseria

Nonostante i risultati non esaltanti di questo inizio di stagione, la figura di Daniele De Rossi non è mai stata messa in discussione dalla tifoseria. L’ex capitano, che ha sempre rappresentato i valori di romanità e attaccamento alla maglia, gode ancora di un’enorme popolarità tra i tifosi. Ultrà ma non solo vedono in lui l’incarnazione del loro amore per la squadra.

È proprio questo legame profondo e viscerale che rende l’esonero così doloroso per molti sostenitori. Sostenitori che sentono di aver perso un pezzo importante della loro identità calcistica. Le contestazioni, dunque, non sembrano destinate a placarsi a breve, e il rischio di ulteriori tensioni, dentro e fuori lo stadio, resta alto.

La partita di domenica sarà, quindi, molto più di un semplice incontro di calcio. Sarà un banco di prova cruciale per la società, chiamata a gestire una frattura sempre più profonda con il suo pubblico. I Friedkin dovranno decidere come affrontare questo malcontento, e se ci sarà modo di ricucire un rapporto che, al momento, appare fortemente incrinato.