Tor Bella Monaca, 12enne impiccato in camera: gli ascensori erano rotti, il padre costretto a portare l’ossigeno per 9 piani a piedi

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Andrea si poteva salvare? La domanda è sempre la stessa, tra dolore e incredulità per la tragedia di domenica scorsa avvenuta a Tor Bella Monaca, lì dove in un’abitazione, in una delle torri, è stato trovato senza vita il ragazzino di 12 anni. Il personale sanitario del 118 ha fatto di tutto, ma purtroppo invano: ha dovuto dichiarare il decesso, ogni tentativo di rianimazione è stato inutile.

E al dramma se ne aggiunge un altro, che fa rabbia: i due ascensori erano fuori uso, rotti da tempo. Chi ha tentato di salvare il 12enne, quindi, lo ha fatto ‘percorrendo’ ben nove piani a piedi. Se gli ascensori ci fossero stati e avessero ‘contribuito’ alla tempestività, senza perdere ulteriore tempo, forse Andrea ce l’avrebbe fatta? Restano le domande e i tanti perché senza risposta.

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Gli ascensori rotti a Tor Bella Monaca, il papà di Andrea ha cercato di salvarlo

Quando gli operatori del 118, con tutte le borse con l’attrezzatura medica e la bombola dell’ossigeno, sono saliti a piedi per ben 9 piani, in casa hanno trovato il papà del piccolo Andrea. L’uomo era già nell’appartamento con un altro bombolone di ossigeno. Lui, infatti, nel disperato tentativo di salvare il figlio aveva percorso quei nove piani a piedi perché l’ascensore era rotto. Una corsa contro il tempo, purtroppo inutile: il 12enne era già morto, impiccato nella sua stanza.

Purtroppo, non è un caso isolato: gli ascensori rotti in quelle palazzine Ater sembrano essere la normalità. Non molto tempo prima della tragedia di domenica, il personale sanitario del 118 era intervenuto in quel complesso per soccorrere una persona al 14esimo piano. E anche lì avevano dovuto fare i conti con l’ascensore rotto, al punto che per soccorrere e fare il loro lavoro avevano chiesto l’intervento e l’aiuto dei vigili del fuoco.

Il bambino di 12 anni morto a Tor Bella Monaca

Andrea, 12 anni, è stato trovato senza vita domenica scorsa, il 16 giugno, intorno alle 20.30, nella sua abitazione in via dell’Archeologia, a Tor Bella Monaca. Ad allertare i soccorsi la madre del ragazzino, che lo stava chiamando per la cena. Il 12enne, però, non rispondeva e la madre è quindi andata nella stanza del figlio: quando è entrata l’ha trovato impiccato con una cinta alla parte superiore del letto a castello.

La donna e la figlia hanno chiamato i soccorsi, sperando che potessero fare qualcosa per il loro bambino. Purtroppo, quando sono arrivati i sanitari del 118 e gli agenti delle volanti e del commissariato Casilino per lui non c’era più niente da fare. Ora le indagini proseguono: forse una sfida ‘social’ finita male? Non si escludono, al momento, altre ipotesi – oltre alla challenge – che abbiano portato alla morte tragica di Andrea.