A Guidonia si chiamano i cuochi per tappare le buche

E’ vero che al giorno d’oggi, se si fa un po’ di zapping in TV, sono molti di più i programmi destinati alle tecniche di cucina e ad infuocate sfide ai fornelli che quelli dedicati agli approfondimenti culturali. Segno dei tempi, si dirà. Colpa, o merito dell’indice di gradimento, sempre molto alto quando si parla di ristorazione. Ma quello che è successo a Guidonia, quarta città del Lazio per estensione territoriale, ormai seconda per popolazione residente se si considera tutta l’area circostante, ha dell’incredibile. Eh sì, perchè a fronte del problema delle buche nelle strade che evidentemente non affligge solo Roma, l’amministrazione ha deciso di affidare a ditte esterne parte della manutenzione ordinaria e straordinaria del manto stradale. Fin qui, si dirà, niente di strano, quando c’è l’urgenza ricorrere a ditte esterne è prassi consolidata, anche se a volte discutibile. Ma questo sembra essere davvero un caso unico. Se la notizia non verrà smentita, sarebbe infatti stata selezionata per i lavori una società specializzata proprio in servizi di consulenza alla ristorazione. Evidentemente, l’ennesimo boccone indigesto per i cittadini di Guidonia Montecelio e di Fonte Nuova, che da quando sono iniziati i lavori sulla palombarese e i limiti a trenta all’ora, stanno incontrando sempre più difficoltà anche nelle richieste di risarcimento per i danni subiti dalle loro autovetture danneggiate a causa delle buche. Sembra che molti di loro si stiano organizzando per una ‘class action’ contro il comune, a meno che la nuova linea dell’amministrazione non preveda di addolcire tutti, legittimamente per carità, offrendo manicaretti squisiti al posto delle gomme bucate. Il che spiegherebbe anche meglio il senso di questa grottesca vicenda.

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