A Roma un nuovo ‘hotel’ per senza-tetto con vista Villa Borghese: costi e location
A Roma già prima del Giubileo sarà attivo un nuovo ‘hotel‘ per senza-tetto con vista Villa Borghese. Non solo le 4 maxi tendostrutture in centro e il Drop In a Termini, nel Municipio I: ma ora anche un più che probabile ‘hotel‘ nel Municipio II, a due passi da Villa Borghese che sarà operativo prima dell’inizio dell’anno Santo.
È questo, in parole povere, il progetto di assistenza per disagiati varato dal sindaco Gualtieri e dalla sua assessore, Barbara Funari. La Capitale ha infatti lanciato un progetto, che per il momento è ‘solo’ un avviso pubblico, ma che mira a creare, a breve, un nuovo luogo di accoglienza, stabile, per i cittadini senza fissa dimora. L’iniziativa prenderà presto il via in un immobile di proprietà comunale, una sede municipale situata su via Aldrovandi 12. Costi previsti? Circa 422mila euro solo per le annualità 2024-2027. Salvo successivi incrementi.
A Roma un nuovo ‘hotel’ per senza-tetto
Il progetto, denominato “Luoghi di ripartenza”, prevede l’assegnazione di risorse significative per la realizzazione di un centro di accoglienza. Centro che sarà gestito in collaborazione con enti del Terzo Settore, con lo scopo di favorire il reinserimento sociale di chi è in difficoltà. “In quest’ottica, il Municipio Roma II – si legge del resto tra le carte – intende mettere a sistema interventi finalizzati alla presa in carico di cittadini senza dimora. Per accompagnarli in percorsi di autonomia personalizzati, reinserimento sociale, inclusione e integrazione. Partendo dall’assistenza alloggiativa come elemento cardine per l’uscita da una situazione di precarietà e isolamento”.
‘Hotel’ con vista villa Borghese
L’area del Municipio Roma II comprende quartieri cruciali come quelli vicini alla stazione Tiburtina e a San Lorenzo. Questi quartieri sono snodi nevralgici della rete di trasporti cittadina e zone di transito frequente per molti individui che si trovano in situazioni di estrema vulnerabilità. Di fronte a questa realtà, il Campidoglio ha deciso di investire risorse per creare percorsi di autonomia e inclusione sociale a favore delle persone senza dimora. Puntando a soluzioni abitative dignitose e sicure come primo passo per uscire dall’isolamento e dalla precarietà.
In un immobile pubblico di Roma, in via Aldrovandi a 422mila euro
Il progetto “Luoghi di ripartenza” sarà finanziato con un fondo di oltre 422 mila euro distribuito nel periodo 2024-2027, e include l’attivazione di due centri di coabitazione solidale. Centri che potranno ospitare stabilmente persone senza fissa dimora. Questo tipo di strutture offrirà servizi fondamentali come l’assistenza sanitaria di base, il supporto psicologico, e l’orientamento professionale. Promuovendo l’integrazione sociale e la valorizzazione delle competenze individuali.
Un approccio basato sulla co-progettazione
Uno degli aspetti centrali del progetto è la modalità di realizzazione: la co-progettazione. Questo metodo, previsto dal Codice del Terzo Settore, si basa sulla collaborazione tra amministrazioni locali e organizzazioni private. Con l’obiettivo di unire competenze e risorse per una gestione condivisa dei servizi sociali. In questo caso, l’amministrazione municipale invita gli enti del Terzo Settore a partecipare attivamente nella pianificazione e gestione del nuovo centro. Assicurando un approccio inclusivo e innovativo. Approccio che miri a rispondere alle esigenze delle persone fragili in modo efficace e sostenibile.
Servizi di supporto e unità di strada
Oltre ai centri di accoglienza, il Municipio prevede di attivare servizi complementari per ampliare il supporto agli individui in difficoltà. Tra questi, vi sarà un’unità di strada che opererà sul territorio per fornire assistenza diretta ai senza dimora. Raggiungendoli nei luoghi in cui si trovano e offrendo loro un primo soccorso e indirizzamento verso le strutture di accoglienza. Accanto a ciò, sarà ampliato il servizio dell’Emporio solidale, un progetto già attivo che fornisce generi alimentari alle persone in difficoltà economica. Creando un ambiente protetto e stimolante che faciliti il recupero della propria autonomia.