A un anno dalla morte di Ratzinger padre Georg presiede la messa a lui dedicata in San Pietro
Benedetto XVI un “esempio luminoso”. Così monsignor Georg Gänswein, segretario di Joseph Ratzinger dal 2003 fino agli ultimi giorni, lo ricorda nel primo anniversario della morte, presiedendo la messa in suffragio stamattina in Vaticano, nella Basilica di San Pietro, all’Altare della Cattedra. Durante l’omelia, Gänswein, dice Vatican News, espresso gratitudine a Dio “per il dono della sua vita, la ricchezza del suo magistero, la profondità della sua teologia” di questo “‘semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore'”. Sulla cattedra di Pietro dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013, Benedetto XVI si è spento a 95 anni, nel monastero Mater Ecclesiae, in Vaticano, dove aveva scelto di risiedere dopo la rinuncia al ministero di vescovo di Roma annunciata l’11 febbraio 2013.
La notizia della morte fece subito il giro del mondo
La notizia della morte, data dalla Sala Stampa della Santa Sede nella mattinata dell’ultimo giorno del 2022, mentre la Chiesa si preparava a celebrare i primi Vespri della solennità di Maria Madre di Dio, ha fatto subito il giro del mondo e innumerevoli messaggi di cordoglio sono giunti dai cinque continenti da parte di Conferenze episcopali, leader religiosi, capi di Stato e di governo che hanno voluto sottolineare diversi tratti dell’”umile lavoratore nella vigna del Signore”. Nel pomeriggio, nell’omelia pronunciata nella Basilica Vaticana, durante il Te Deum, le parole di Francesco per il “carissimo Papa emerito”, persona nobile e gentile. “Sentiamo nel cuore tanta gratitudine – ha detto con commozione -, gratitudine a Dio per averlo donato alla Chiesa e al mondo”.
Il Papa fu il primo a rendere omaggio alla salma di Benedetto XVI
Il Papa fu il primo a rendere omaggio alla salma di Benedetto XVI, poco dopo il decesso. Lo stesso Francesco qualche giorno prima, al termine dell’udienza generale del 28 dicembre, informò i fedeli delle precarie condizioni di salute del suo predecessore. “Vorrei chiedere a tutti voi – disse – una preghiera speciale, per il Papa emerito Benedetto, che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa”, affinché il Signore lo consolasse e sostenesse “in questa testimonianza di amore alla Chiesa, fino alla fine”. Nella stessa giornata Papa Ratzinger ricevette l’Unzione degli infermi. Dopo la notizia della morte, in migliaia vollero dare l’ultimo saluto al Papa emerito, prima nella cappella del Monastero Mater Ecclesiae per le persone più vicine.
200mila fedeli visitarono papa Ratzinger dopo la morte
Quindi dal 2 al 4 gennaio l’omaggio si spostò nella Basilica di San Pietro, che vide la visita di oltre 200 mila fedeli. Le esequie si svolsero il 5 gennaio, in una piazza San Pietro affollata da 50 mila persone. Assieme a Francesco concelebrarono circa 130 cardinali, 400 vescovi e quasi 3.700 sacerdoti. La cronaca delle esequie vide anche la presenza di 1.600 giornalisti accreditati presso la Sala Stampa della Santa Sede, mentre erano 200 le emittenti collegate. La salma di Benedetto XVI poi tumulata nelle Grotte Vaticane, nello stesso luogo in cui c’è Giovanni Paolo II, traslato in Basilica nel 2011.
Meloni: Ratzinger continua a parlare al cuore delle persone
“Oggi ricorre il primo anniversario della scomparsa di Papa Benedetto XVI. Nel ricordare un grande della storia e un gigante della ragione, della fede, e della sintesi positiva fra l’una e l’altra, continuiamo ad attingere alla sua feconda eredità spirituale e intellettuale. Essa ha anche un profondo valore civile, in grado di orientare tutti, credenti e non credenti, perché continua a parlare alla mente e al cuore delle persone”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione del primo anniversario della scomparsa di Papa Benedetto XVI.
La Russa: per tutti noi fonte di ispirazione
“A un anno dalla scomparsa ricordiamo con commozione e affetto la figura e il Pontificato di Papa Benedetto XVI. Intellettuale e teologo, Papa Ratzinger è stato per milioni di persone una importante testimonianza dei principi evangelici e il suo stesso magistero portato avanti con grande saggezza, fede e coraggio, ancora oggi è per tutti noi fonte di ispirazione”. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa.