A un anno dalla scomparsa, nasce il Trofeo Gian Piero Galeazzi: folla di vip per ricordare il giornalista
Presentato oggi in aula “Giulio Cesare” in Campidoglio, il Trofeo Gian Piero Galeazzi. Domani, 12 novembre, a un anno esatto dalla scomparsa del celebre giornalista e socio storico del Circolo Canottieri Roma, il Tevere da lui tanto amato lo saluterà con una spettacolare regata che richiamerà tanti personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e del giornalismo sportivo.
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Inizio delle gare sabato alle 15.30; in acqua, sfide tutte da gustare con le azzurre e gli azzurri di canottaggio e gli equipaggi di Torino, Roma e Cus Roma che si confronteranno tra la partenza all’altezza del Ponte della Musica e Ponte Risorgimento. Accesso per il pubblico da Circolo Canottieri Roma (Lungotevere Flaminio 39) e Circolo Canottieri Lazio (Lungotevere Flaminio 25A). L’appuntamento promosso dall’assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, gode del patrocinio della Regione Lazio, ed è nato dal Circolo Canottieri Roma, con il sostegno di Circolo Canottieri Lazio e Anellone A.s.d.. Il tutto con il prezioso contributo di Gianluca e Susanna Galeazzi.
La prima edizione del Trofeo Galeazzi vedrà tra gli ospiti il ministro dello Sport Andrea Abodi. Oltre ai componenti degli equipaggi (riportati in allegato), saliranno in barca grazie alla Nazionale Italiana Calcio e Olimpici (N.i.c.o.) gli ex calciatori Abel Balbo, Ubaldo Righetti e Stefano Di Chiara. E ancora gli olimpionici Daniele Masala, Stefano Pantano, Luigi Busà, Stefano Maniscalco, Stefano Battistelli, Daigoro Timoncino, Massimiliano Rosolino e l’ex rugbista Andrea Lo Cicero.
Bruno Mascarenhas, canottiere e presidente di Anellone A.s.d. spiega che si gareggerà “sui 1000 metri, nella categoria più bella, l’otto olimpico, con gli scafi che si usano ai Giochi”. Aspetto molto particolare è che si faccia in notturna, “è la prima gara nella storia del Tevere in cui si partirà da fermi, che sul fiume è difficilissimo”. Il Galeazzi privato “era un uomo senza filtri – racconta il figlio Gianluca – E’ stato il gran personaggio che hanno conosciuto tutti, ognuno si porta dentro un pezzo di lui”. Il presidente del Canottieri Roma, Paolo Vitale ricorda: “Gian Piero ci manca tantissimo, era lo spirito del nostro circolo, con quella voglia di gareggiare e di andare a vincere”.