“Abbiamo ricevuto il tuo curriculum”: la truffa che sta ingannando migliaia di italiani su WhatsApp e Telegram

Sta circolando in Italia una nuova truffa telefonica che colpisce in particolare chi è alla ricerca di un impiego, sfruttando la speranza e l’urgenza di trovare lavoro: tutto inizia con una telefonata da un numero italiano, dove una voce registrata vi informa di aver ricevuto il vostro curriculum e vi propone di continuare la conversazione tramite WhatsApp o Telegram. Ma dietro questa apparente opportunità si nasconde un inganno ben studiato, ideato per sottrarre informazioni sensibili o spingervi a fare investimenti su piattaforme truffaldine.
Come funziona la truffa del curriculum
Il meccanismo è semplice, ma efficace. Ricevete una chiamata da un numero sconosciuto, quasi sempre con prefisso +39, che può far pensare a un contatto reale. Rispondendo, ascoltate un messaggio preregistrato che afferma di aver visionato il vostro curriculum e vi invita a continuare la conversazione via messaggistica.

Una volta spostati su WhatsApp o Telegram, i truffatori si presentano come finti selezionatori che lavorano per aziende apparentemente note e affidabili. Offrono micro-lavori ben retribuiti: mettere “mi piace” a post, seguire account, commentare contenuti. Tutto sembra semplice e allettante. Parlano di guadagni facili e di un possibile impiego futuro.
Ma è tutto falso. Quello che vogliono è accedere alle vostre informazioni personali, indurvi a registrarvi su piattaforme ingannevoli e convincervi a versare denaro. Una truffa subdola, mirata, sempre più diffusa, e costruita per sembrare credibile a chiunque stia cercando un’opportunità lavorativa.
Una volta conquistata la fiducia della vittima, i truffatori la convincono a effettuare un “investimento” su una piattaforma di exchange, garantendo alti guadagni in poco tempo. Queste piattaforme sono in realtà portali falsi, creati appositamente per far sparire il denaro. L’interfaccia sembra professionale, ma dietro non c’è alcuna azienda legittima: è tutto orchestrato da cybercriminali con l’unico obiettivo di rubare soldi.
Quando la vittima tenta di ritirare il denaro o di recuperare l’investimento, scopre che il sito è inaccessibile o che il “supporto clienti” non risponde più. A quel punto, è ormai troppo tardi: i soldi sono stati trasferiti e non possono più essere recuperati.
Azioni concrete per evitare il peggio
Per non cadere in questa trappola, il primo consiglio è chiaro: non fidatevi. Se ricevete una telefonata con un messaggio registrato che parla del vostro curriculum, interrompete subito la chiamata e bloccate il numero.
Ricordate che nessun selezionatore serio vi contatterà esclusivamente tramite messaggi vocali preregistrati o vi proporrà un lavoro tramite chat, senza un minimo di contatto diretto. Non condividete mai dati personali o bancari via WhatsApp.
In caso vi venga fatto il nome di un’azienda nota, verificate sempre. Cercate il sito ufficiale e contattate l’azienda attraverso i canali ufficiali per sapere se davvero stanno cercando personale.
Se sospettate di essere stati vittime della truffa, denunciate immediatamente alla Polizia Postale. Fornite tutte le informazioni in vostro possesso: numero da cui avete ricevuto la chiamata, messaggi ricevuti, eventuali link inviati.
Infine, mantenete sempre un atteggiamento critico e attento. Le truffe si evolvono, ma la prudenza resta il modo più efficace per difendersi.