Accordo Ater Enasarco. Salve 118 famiglie a Casal Bruciato

Foto Roma Today. Tirano un sospiro di sollievo le 118 famiglie assegnatarie degli alloggi popolari a Piazza di Casal Bruciato. Si tratta di nuclei che sono qui da oltre quarant’anni, e che vengono da percorsi complicati legati alle battaglie per il diritto alla casa. In larga parte dalla enclave di San Basilio. Quando furono trasferiti in zona ed ebbero un tetto sotto cui abitare, gli immobili erano di proprietà dell’Enasarco. Esattamente come ora. Ma la gestione spettava e spetta all’Ater, che all’epoca si chiamava semplicemente IACP. Ovvero Istituto autonomo per le case popolari. Una situazione che negli anni ha creato una sorta di ‘terra di nessuno’, dove a rimetterci sono stati proprio gli assegnatari. Con manutenzioni fatte con il contagocce, ascensori spesso rotti e riscaldamenti non funzionanti. Insomma una situazione di disagio. Che si è sommata alla querelle nata proprio tra la stessa Enasarco e l’Ater. Legata al presunto mancato pagamento di diverse quote dei canoni mensili di affitto.

Insomma un ginepraio, fino alla miccia esplosa nel 2017. Quando in estate le famiglie hanno ricevuto una lettera di sfratto. Firmata dalla stessa Ater. Nei successivi mesi roventi, l’agenzia ha poi provveduto a revocare la disdetta del contratto. Ma la tensione è rimasta alta, fino all’accordo di mercoledì scorso. Che a questo punto dovrebbe chiudere la questione. Facendo contenti un po’ tutti.

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Censimento e nuovi contratti quadriennali. Enasarco e Ater trovano un accordo per gli immobili di Casal Bruciato

L’accordo trovato mercoledì scorso dovrebbe rappresentare una netta discontinuità con il passato. Infatti l’Ater si impegnerà a compiere un censimento sugli immobili di Piazza di Casal Bruciato. Verificando i canoni di affitto non corrisposti e impegnandosi con una progressiva restituzione rateale. E contestualmente rinnoverà le locazioni con contratti regolari, di durata quadriennale e rinnovabili. Con la prospettiva poi di immettere le case sul mercato, per chi vorrà e potrà comperare. Ovviamente con le garanzie già previste in altri piani di dismissione. Quindi valore determinato moltiplicando per 100 la rendita catastale, e scontato fino al 20%. Con la possibilità di acquistare per coniuge, figli anche non conviventi e parenti fino al terzo grado. E la garanzia per i più anziani di godere comunque del diritto di usufrutto per tutta la durata della loro vita. In cambio, partiranno i lavori di rifacimento delle facciate, balconi, piazzali esterni e autorimesse. Ma anche delle coperture e delle impermeabilizzazioni. Grazie all’ecobonus al 110%.

Soddisfazione è stata espressa dal direttore generale dell’Ater di Roma Andrea Napoletano, dal presidente della Fondazione Enasarco Antonello Marzolla e dai sindacati rappresentativi degli inquilini che hanno dato il loro contributo per la positiva conclusine della trattativa.

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