L’acqua pubblica della Raggi è come il vino. Ma solo per i costi
Si potrebbe parlare di un miracolo alla rovescia, per quanto riguarda l’acqua pubblica di Roma. Perché secondo quanto denuncia la consigliera di Roma Capitale e presidente della Commissione trasparenza e controllo in Campidoglio Rachele Mussolini, per il prezioso liquido la giunta Raggi e l’Acea starebbero pensando a un maxi aumento. Ben il 19% in più in bolletta in tre anni, almeno per quanto riguarda la fornitura di competenza di Ato 2. La spiegazione data dall’azienda, la necessità di ammodernare la rete idrica. E dunque il bisogno di soldi freschi, per fare investimenti. La cosa che proprio non si capisce, è perché ancora una volta i quattrini debbano essere presi dalle tasche degli incolpevoli cittadini romani. Tanto più che Acea viene sempre presentata come il fiore all’occhiello della holding capitolina. Una società modello e sana, quotata in borsa. Con investimenti importanti da parte del privato, gruppo Caltagirone e Gaz de Suez in testa. Addirittura, si parla sempre più spesso di una possibile progressiva sostituzione di Ama con la stessa Acea. Lasciando debiti e personale nella ex municipalizzata dei rifiuti. E costruendo a Piazzale Ostiense la nuova grande holding dell’energia. Compresa la valorizzazione dei rifiuti. E la tanto auspicata -e mai raggiunta- chiusura del ciclo. Ma evidentemente, non è sempre oro tutto ciò che luccica. E sembra proprio che il ‘regalino’ ai Romani arriverà già dalla prossima bolletta.
Rachele Mussolini (FDI), assurdo aumentare la bolletta dell’acqua in un momento come questo
E’ assurdo aumentare la bolletta dell’acqua in un momento come questo. Con l’emergenza coronavirus che sta mettendo in ginocchio moltissime famiglie. Questo è quanto sostiene la consigliera di Roma Capitale Rachele Mussolini. In un comunicato stampa ripreso tra gli altri dall’agenzia Nova e pubblicato sul profilo Facebook della battagliera presidente della Commissione trasparenza del Campidoglio. L’aumento previsto è del 19% nei prossimi tre anni e riguarderà le forniture idriche di Acea Ato 2, ha proseguito la Mussolini. In barba a tutte le dichiarazioni di tutela dell’acqua pubblica sbandierate dai grillini in questi anni. E questo salasso si aggiunge all’incremento del 4% sulla Tari, la tariffa dei rifiuti. Che per come è ridotta la città, appare una presa in giro per tutti i cittadini e i commercianti romani. Ferma la condanna dei prossimi aumenti nella bolletta dell’energia elettrica e della luce anche da parte di Federico Rocca, dirigente romano di Fratelli d’Italia e responsabile cittadino del rapporto con gli Enti locali. Porteremo in tutte le sedi opportune la denuncia per questi balzelli imposti ai contribuenti dall’amministrazione Raggi, hanno concluso la Mussolini e Rocca. Che hanno promesso immediate iniziative a livello cittadino e in Aula Giulio Cesare. Per chiedere la immediata revoca di tutti gli aumenti.
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