Addio allo scrittore cecoslovacco Milan Kundera: si schierò contro l’invasione sovietica

Lo scrittore cecoslovacco naturalizzato francese Milan Kundera, celebre autore del best seller internazionale “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, è morto a Parigi all’età di 94 anni. L’annuncio dato dalla televisione ceca questa mattina. Famoso in tutto il mondo con le sue opere tradotte in una quarantina di lingue, Kundera era un autore riservato, dalle rarissime apparizioni pubbliche. Le sue informazioni biografiche ufficiali si limitavano alla seguente dichiarazione: “Milan Kundera è nato in Cecoslovacchia. Si è trasferito in Francia nel 1975”.
Kundera era nato nel 1929
Nato a Brno, nell’allora Cecoslovacchia (attualmente in Repubblica Ceca), il 1º aprile 1929, Milan Kundera era figlio di Ludvík (1891-1971), un noto pianista, direttore dell’Accademia Musicale di Brno. Milan studia musica fin da bambino, in particolare pianoforte e la passione per la musica tornerà spesso nei suoi testi. Dopo aver frequentato i corsi di letteratura e filosofia all’Università Carlo di Praga, Kundera passa alla Facoltà di Cinematografia dell’Accademia delle arti drammatiche e musicali di Praga, dove si laurea nel 1958 e ne divenne docente.

Espulso due volte dal partito comunista
Iscritto fin da studente al Partito comunista viene espulso due volte (nel 1950 e nel 1970) per le sue idee estranee alle linee ufficiali imposte dal regime del socialismo reale. Nel 1968 si schiera con la “Primavera di Praga”. Dopo l’intervento sovietico in Cecoslovacchia Kundera non poté più pubblicare e nel 1970 fu licenziato perdendo il posto di docente. Ottenuto un permesso di espatrio temporaneo per la Francia, nel 1975 si stabilì a Parigi, insegnando prima all’Università di Rennes e poi all’Ecole des hautes études en sciences sociales della capitale francese.
Dal 1969 le sue opere proibite in Cecoslovacchia
Dal 1969 le sue opere proibite in Cecoslovacchia e da allora non concesse a nessuno i diritti di traduzione in lingua ceca. Per questa ragione Kundera subì critiche in patria anche negli ambienti del dissenso di Charta ’77. Bisognerà attendere fino al 2006 affinché Kundera dia il permesso di pubblicazione del romanzo “L’insostenibile leggerezza dell’essere” anche nella Repubblica Ceca, tramite un’edizione anastatica di quella pubblicata in ceco a Toronto già nel 1985.
L’insostenibile leggerezza dell’essere
La fama mondiale di Kundera è legata al romanzo “L’insostenibile leggerezza dell’essere” (1984, pubblicato in italiano da Adelphi, come tutti i suoi libri), un titolo enigmatico che si è impresso nella memoria collettiva degli anni ’80, considerato un capolavoro della letteratura contemporanea. Espulso dal regime comunista, Kundera emigrò in Francia nel 1975 con la moglie Vera Hrabanková, che è stata accanto a lui fino all’ultimo. Nel 1979, dopo la pubblicazione di “Il libro del riso e dell’oblio” gli tolsero la cittadinanza cecoslovacca.
Dal 1981 Kundera ottiene la cittadinanza francese
Nel 1981, grazie all’interessamento del presidente François Mitterrand, ottenne la cittadinanza francese, cominciando a scrivere un decennio più tardi nella lingua della nazione adottiva. In occasione dei suoi 90 anni, il governo di Praga ha restituito la cittadinanza ceca al grande scrittore. Nei suoi racconti e romanzi, che gli hanno procurato fama internazionale Kundera ha affrontato i temi dell’attualità politico-sociale del suo Paese inserendoli nella più vasta problematica della condizione dell’uomo moderno.
Dal suo capolavoro tratto anche un film
Dalle sue opere tratti soggetti e sceneggiature, fra i quali “Lo scherzo” (1969) e soprattutto “L’insostenibile leggerezza dell’essere” (1988), film diretto da Philip Kaufman con Daniel Day-Lewis (Tomáš) e Juliette Binoche (Tereza), dove si fondono storia, autobiografia e intrecci sentimental. Ambientata nel 1968 a Praga, la storia racconta le vicende di un “quartetto” di artisti cecoslovacchi durante la “Primavera di Praga” interrotta dall’invasione sovietica con il proposito di “correggere fraternamente il deviazionismo” dalla buona strada socialista.
Non ottenne mai il Nobel ma altri importanti riconoscimenti sì
Presente nel toto-Nobel per molti anni e senza mai riceverlo, Milan Kundera ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Nel 2011 le sue opere raccolte in due volumi, a cura di François Ricard, nella “Bibliothèque de la Pléiade”, collana prestigiosa della Gallimard dove solo raramente ammessi autori viventi. Un anno fa Kundera aveva donato tutti i suoi libri e il suo archivio privato alla Biblioteca regionale di Brno, la sua città natale.