Adesivi con Anna Frank in maglia giallorossa: 12 ultrà della Lazio a processo
Quasi sette anni dopo gli adesivi antisemiti affissi allo stadio Olimpico di Roma durante la partita Lazio–Cagliari del 22 ottobre 2017, dodici ultrà biancocelesti sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di istigazione all’odio razziale.
Adesivi con Anna Frank in maglia romanista, una vergogna
La Curva Nord era stata chiusa per razzismo dal giudice sportivo. Ma gli Irriducibili, il gruppo ultras della Lazio, erano entrati dalla Curva Sud.
Lì avevano attaccato adesivi con immagini di Anna Frank con la maglia della Roma e scritte come “Romanista ebreo” e “Romanista Aronne Piperno“. In riferimento al personaggio ebraico del film “Il Marchese del Grillo“.
Le scuse non bastano
Le scuse degli ultrà erano state imbarazzanti. Uno di loro aveva affermato di non sapere chi fosse Anna Frank, scambiandola per “la figlia di Fantozzi“. Un altro ha sostenuto che gli adesivi erano solo uno “sfottò tra curve“, senza alcuna matrice antisemita.
Le lunghe indagini della Digos di Roma
Tuttavia, le indagini della Digos hanno portato alla luce altri adesivi antisemiti nel settore giallorosso, con la scritta “Romanista Aronne Piperno”. Il Pubblico Ministero Erminio Amelio non ha creduto alle giustificazioni degli ultrà, definendole “eccessive” e “offensive”. Il giudice Elvira Tamburelli ha disposto il rinvio a giudizio per tutti e dodici gli imputati.
Processo al via entro 6 mesi
Il processo si aprirà nei prossimi mesi. Sarà l’occasione per fare luce su uno degli episodi più vergognosi del calcio italiano negli ultimi anni e per punire i responsabili di tali atti odiosi.