Aeroporti, i lavoratori stagionali disperati vanno a Montecitorio

Vogliamo arrivare con dignità al 2021. Questo lo slogan della protesta dei lavoratori stagionali degli aeroporti di Fiumicino e di Ciampino. Che venerdì si  sono dati appuntamento a piazza di Montecitorio. Per gridare la loro disperazione. E per cercare di sensibilizzare il governo su questo dramma che sta passando in silenzio. Quasi come se i quattromila addetti del settore fossero una sorta di nuovi invisibili. Certo gente disoccupata e disperata in questi giorno della kermesse di villa Pamphilj dà fastidio. Perchè si vuole mostrare al mondo solo una faccia dell’Italia. Quella che garantisce all’Europa che va tutto bene. Che tra MES e Recovery Found cerca di ottenere prestiti ancora presenti solo sulla carta. Ma dei milioni di disoccupati nessuno parla. E tra loro ci sono categorie che gli ammortizzatori sociali non li hanno visti neanche con il binocolo. I lavoratori stagionali degli aeroporti sono tra questi, perchè i loro contratti sono sempre stati a termine. Venivano chiamati in primavera in genere per sei mesi. Per coprire il maggior afflusso di turisti classico della stagione estiva. Ma quest’anno con il covid il turismo è fermo e anche loro sono rimasti al palo. E chiedono aiuto, perchè sono senza stipendio e senza prospettive. Con famiglie a carico da mantenere. Tra rabbia e disperazione. Ma non vogliono perdere almeno la dignità.

I lavoratori stagionali degli aeroporti vanno a Montecitorio. Per chiedere lavoro e dignità

E’ prevista per domani mattina la manifestazione a piazza Montecitorio promossa dai lavoratori stagionali degli aeroporti di Fiumicino e di Ciampino. Una mobilitazione che sta diventando nazionale perchè dovrebbero giungere colleghi da tutta Italia. Ovviamente nel rispetto di tutte le regole vigenti. Ma con la determinazione ad andare fino in fondo. Alcuni di noi sono sopravvissuti solamente grazie alla Naspi, spiegano in una nota gli organizzatori. O al bonus di 600 euro. Ma questi strumenti hanno la durata di soli due mesi. E ora siamo di nuovo a terra, in tutti i sensi. Chiediamo al governo di prolungare gli ammortizzatori sociali almeno per tutto il 2020 e di estenderli anche a chi ha delle forme di contratto atipiche. E’ l’unico modo per sopravvivere, continuano gli organizzatori della manifestazione. Perchè per noi la fase due se va bene scatterà con l’anno prossimo.

Qualcuno ha avuto accreditati solo undici euro di NASPI. Siamo in migliaia, chiediamo pari diritti e lavoro

Quakcuno tra gli operatori stagionali degli aeroporti la NASPI non l’ha proprio vista. E altri si sono visti accreditare la bellezza di 11 euro in conto corrente. Così non si può più andare avanti. Questa la denuncia degli organizzatori della protesta di domani. Che vedrà un’ampia rappresentanza della categoria presente direttamente a Montecitorio. Siamo oltre quattromila persone tra addetti ai check in, al carico e scarico bagagli e alle pulizie di bordo. I nostri colleghi a tempo indeterminato hanno la cassa integrazione, e siamo contenti per loro. Ma a noi stagionali resta solo la disperazione. D’altronde senza turisti le società di handling non stanno lavorando. E adesso deve pensarci lo Stato. Una bella responsabilità, proprio nei giorni in cui si annuncia il rilancio di Alitalia in pompa magna agli Stati generali dell’Economia. Ma senza i lavoratori dell’handling anche il progetto della nuova compagnia di bandiera si troverebbe a zoppicare. Vedremo se arriveranno risposte nei prossimi giorni all’interno del decreto rilancio che è in discussione in Parlamento. O se ancora una volta questi lavoratori verranno abbandonati al loro destino.

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