Africano: le panchine arcobaleno? No, grazie, meglio il tricolore
Il giallo delle panchine di piazza Gimma, al quartiere africano. Il consiglio del II municipio, governato dal Pd con tale Francesca Del Bello, ha arbitrariamente e unilaterlamente deciso di far imbrattare le panchine di piazza Gimma con i colori arcobaleno, simbolo ben definito di una precisa fazione politica. Detto fatto: non meglio identificati “volontari” democratici hanno sporcato le panchine con i colori dell’arcobaleno, con retoriche e pretestuose motivazioni di parte. I colori arcobaleno non hanno riscontro istituzionale, e l’operazione è avvenuta in spregio alle normative vigenti, per imporre ai cittadini la visione del governo del II municipio.
I cittadini dipingono le panchine col tricolore
Stanotte dei cittadini hanno deciso di colorare le panchine della piazza con il tricolore, che, anche se il Pd lo ignora, è la bandiera nazionale. Non solo il Pd ci vuol dire quando tornare a casa, cosa vedere, dove andare, dove comprare, ma anche dove ci dobbiamo sedere. L’atto di libertà e di autodeterminazione di alcuni ragazzi però non è piaciuto alle forze dell’ordine: denunce, fermi, multe. Tutto per avere tentato di ripristinare una situazione di legalità infranta dal comportamento fuorilegge del governo del II municipio. E sì che erano stati avvertiti: la carnevalata illegale era stata denunciata dal centrodestra del territorio.
“L’amministrazione municipale ha scavalcato i corretti iter amministrativi, appropriandosi arbitrariamente di un bene pubblico per mera propaganda elettorale” , ha detto Fratelli d’Italia.
Il centrodestra: una carnevalata
Il consigliere Paolo Holljwer ha poi spiegato: “Le suddette panchine sono un bene pubblico, un semplice cittadino non può disporre del bene arbitrariamente. Ancora una volta il Pd, per mero tornaconto e propaganda politica, scavalca le normative, l’amministrazione pubblica (alla quale spettava il compito di una eventuale verniciatura) e anche il consiglio municipale il quale tra l’altro non aveva dato alcuna indicazione circa le piazze. Siamo stanchi di questo modo di fare scorretto e irrispettoso finalizzato solo alla propaganda elettorale e non alle vere priorità del territorio”.
Col prossimo sindaco tutte le panchine tricolori
Niente di strano che alcuni cittadini abbiano rifiutato l’imposizione del Pd e abbiano deciso di restituire alle panchine la loro dignità. Anche perché non ci sembra che questo sia una priorità per i cittadini del II municipio. Il gvoernino pensi piuttosto agli accampamenti di immigrati e rom nel municipio, pensi alle crak-house che insistono su quel territorio, pensi alla criminalità diffusa e allo spaccio. E, se poi gli rimane tempo, pensi al problema del traffico e del parcheggio. Questi sono i diritti dei cittadinbi, altro che lotta all’omotransfobia, qualsiasi cosa significhi. Il Pd si sta preparando così a una seconda, cocente, sconfitta a Roma. E scommettiamo che col prossimo sindaco le panchine della Capitale saranno tutte tricolori.