Al Maxxi di Roma concerto dell’orchestra del Teatro dell’Opera per Igor Stravinsky

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Sarà interamente dedicato a Igor’ Stravinskij, a cinquanta anni dalla scomparsa, il concerto con cui l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma si esibisce per la prima volta al Maxxi di Roma. Negli spazi della mostra “Senzamargine. Passaggi nell’arte italiana a cavallo del millennnio”, davanti alle opere di Mario Schifano, il maestro Daniele Gatti, direttore musicale dell’Opera di Roma, dirige l’Orchestra del Lirico romano in un programma musicale che prevede il Concerto in mi bemolle “Dumbarton Oaks”, Danses concertantes e le Suite n.1 e n.2 per piccola orchestra. Frutto della speciale collaborazione tra le due istituzioni culturali, “Opera al Maxxi” – questo il titolo dell’omaggio a uno dei maggiori compositori del Novecento – sarà trasmesso in streaming gratuito venerdì 19 marzo alle ore 20.

Il concerto per Stravinsky sui canali youtube dell’Opera e del Maxxi

Sarà possibile seguirlo sui canali YouTube dell’Opera e del Maxxi e successivamente su Rai Radio 3. Lo spettacolo sarà registrato senza pubblico in sala. “Il concerto del Teatro dell’Opera di Roma dedicato ad Igor’ Stravinskij che sarà ospitato all’interno del Maxxi è un esempio virtuoso di come sia possibile immaginare nuovi spazi per il teatro e l’arte. Sperimentando collaborazioni e formule innovative per arrivare al pubblico. Il mondo culturale ha dimostrato grande resilienza in questa delicata fase storica. Come ha fatto il Teatro dell’Opera che ha portato fuori dal suo luogo più naturale la tradizione della musica classica e lirica. Grazie alla sinergia con altre eccellenze romane, come in questo caso il Maxxi, ha individuato nuovi palcoscenici per ripartire.

Segnale di fiducia per il mondo dello spettacolo

È un bel segnale di fiducia che vogliamo lanciare a tutto il comparto culturale e dello spettacolo”, afferma il sindaco di Roma e Presidente della Fondazione Teatro dell’Opera Virginia Raggi. “Il concerto stravinskiano al Maxxi fa parte del progetto Roma Opera aperta che il Teatro dell’Opera sta sviluppando con altre istituzioni della nostra città. Con il teatro chiuso si apre la possibilità di portare l’opera in luoghi inaspettati. Cosi è stato in estate al Circo Massimo, poi alla Nuvola dell’Eur e ora al Maxxi, lo spazio di Zaha Hadid per l’arte contemporanea. È un dialogo che continuerà nei prossimi mesi, con il pubblico in presenza o in streaming, per tenere vivo, e addirittura rafforzare in questo difficile momento, il rapporto con i nostri spettatori e con la città” dichiara il sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Carlo Fuortes.

Speciale collaborazione tra istituzioni culturali

“Collaborare e fare rete con altre istituzioni è fondamentale, e lo è ancora di più in questa fase così difficile per la cultura. Il Maxxi è la casa della creatività, in ogni sua espressione. Ed è bello vedere gli spazi creati dal genio visionario di Zaha Hadid dialogare con le note di un genio senza tempo come Stravinskij. In questo momento in cui la pandemia impone chiusure e limitazioni, l’arte non ha limiti, è senzamargine, come il titolo della mostra con i capolavori di grandi maestri a cavallo del millennio che fa da scenografia d’eccezione per l’Orchestra del Teatro dell’Opera e che speriamo di poter riaprire presto” ha detto la Presidente del Maxxi Giovanna Melandri. Il programma si apre con il Concerto in mi bemolle “Dumbarton Oaks”. La composizione in tre movimenti deve il suo nome alla villa Dumbarton Oaks che si trova a Georgetown.

L’elenco delle esecuzioni

Il cui proprietario Robert Woods Bliss commissionò a Stravinskij un lavoro per il suo trentesimo anniversario di matrimonio. La prima esecuzione avvenne proprio nella tenuta con la direzione di Nadia Boulanger l’8 maggio 1938. Segue Danses concertantes, un concerto per piccola orchestra come lo stesso autore la definì nel manoscritto originale. La prima esecuzione ebbe luogo l’8 febbraio 1942 a Hollywood al Philharmonic Auditorium con Stravinskij sul podio. Chiudono il programma le Suite n.1 e n. 2 per piccola orchestra. Fu proprio durante un soggiorno a Roma nel 1915 che Stravinskij confidò a Djagilev di aver composto dei duetti per pianoforte. L’anno dopo nacque invece una seconda serie di duetti. Tra il 1917 e il 1925 Stravinskij tornò a più riprese su questi lavori fino ad arrivare all’attuale ordine con cui sono eseguite.

(Foto: da pagina facebook “Igor Stravinsky”)