Al Verano regna il degrado. I parenti dei defunti costretti a pregare da lontano
Al Verano sembra regnare ogni giorno in più l’abbandono e il degrado. Specie per quelle tombe poste in prossimità dell’uscita su via Tiburtina, soggette a un clamoroso crollo nell’ottobre del 2018. Quando un gigantesco albero si schianto’ al suolo a causa del forte vento. Distruggendo letteralmente decine di loculi. Da allora, in quasi quattro anni, non è stato fatto quasi nulla. Se non transennare alla bell’e meglio la parte ammalorata. Così, le urnette cinerarie e i resti dei defunti sono custoditi da allora nell’ossario. Mentre ancora peggio va per chi ha sepolti i propri cari in prossimità del crollo. In questo caso infatti, non si è provveduto ad alcuna esumazione. E parenti e familiari possono solo pregare in lontananza. Una situazione inaccettabile, che fa il paio con molte altre. Dalle infiltrazioni d’acqua a uno stato di totale abbandono di tutta l’area cimiteriale. Un degrado che non riguarda solo il sito monumentale del Verano, ma anche gli altri cimiteri della Capitale. Da Prima Porta al Laurentino. Che avrebbero un urgente bisogno di interventi immediati. Almeno per ripristinare in queste aree un minimo di decoro.
Il Verano sembra bombardato
“Sembra un cimitero bombardato. Tombe distrutte, resti di zinco. Nella parte opposta – scrive Emanuela, familiare di un defunto – le radici hanno tirato fuori i morti inumati. Intorno regna l’incuria totale degli alberi”. Più in la, appena sotto la zona militare e accanto al nuovo reparto, i loculi sono sottoposti a continue “infiltrazioni di acqua che provengono dal soffitto a causa anni di mancata manutenzione”. “Le tubazioni di scarico delle acque piovane – racconta Maurizio – sono deteriorate e sversano sul pavimento di copertura dei loculi sottostanti”.
Il Comune stanzia 7 milioni
E di fronte alle proteste, sembra che il Campidoglio si stia finalmente muovendo. Con uno stanziamento di 7 milioni per operazioni di riparazione e ripristino dei siti cimiteriali di Roma capitale. Previsto anche un bando, per rendere disponibili oltre 600 loculi proprio al Verano. Si tratta delle tombe che si sono liberate, per intervenuta retrocessione o per altra causa. Vedremo i tempi, e se finalmente anche i defunti della Capitale avranno un eterno riposo dignitoso. E i familiari un posto decente ove recarsi per ricordare i loro cari.