Albanese sequestra e rinchiude la moglie in un garage dopo averla picchiata e minacciata
Riesce a scappare dal garage nel quale era stata rinchiusa dal marito albanese, una donna 31enne chiama i carabinieri e lo denuncia. Ora l’uomo è ricercato per maltrattamenti in famiglia, percosse e sequestro di persona. È accaduto a Maddaloni, in provincia di Caserta, dove i carabinieri sono stati allertati da una donna che, in lacrime, ha chiamato il 112, chiedendo aiuto. La donna, subito soccorsa nella zona campestre di via Libertà a Maddaloni, ha denunciato che il marito, con il quale ha in corso la separazione, nella mattinata di ieri l’aveva prelevata con la forza dall’auto di un suo collega con il quale, insieme al figlio di soli 9 anni, si stava recando a lavoro.
Sequestrata insieme al figlio di 9 anni
Dopo un’accesa discussione l’uomo l’avrebbe accompagnata in una villetta disabitata in via via Libertà dove, dopo averla percossa e minacciata di morte, l’avrebbe rinchiusa nel garage, allontanandosi con il figlio e avvertendola che sarebbe tornato per ucciderla. Solo nella notte, la 31enne sarebbe riuscita ad evadere dalla sua prigione rompendo una finestra e ferendosi. Grazie ad un passante, poi, è riuscita ad avvertire i carabinieri. Io bambino trovato a casa dei nonni, dove il 35enne lo lasciò prima di fuggire. La donna e il piccolo ricongiunti e accolti presso una struttura antiviolenza. Il marito, 35enne albanese, è tuttora ricercato.
Un altro albanese trovato con dosi di droga pronte per lo spaccio
Durante un servizio di controllo del territorio per il contrasto dello spaccio e il consumo di sostanze nel Comune di Sutri, la pattuglia della locale Stazione Carabinieri notava un giovane 18enne, albanese. Immediatamente fermato, a seguito di perquisizione personale e veicolare, rinvenuta ben nascosta nell’auto sui cui viaggiava della cocaina già suddivisa in dosi pronte per lo spaccio. La successiva perquisizione in casa permetteva di trovare altro stupefacente per un peso complessivo di 22 gr e denaro contante per 510 euro, proventi dall’attività illecita di spaccio e vario materiale usato per il taglio e il confezionamento delle dosi, il tutto posto sotto sequestro. Il giovane arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Finalmente espulso il tunisino sostenitore dell’Isis
Intanto di apprende che nella sua cella aveva la foto di un uomo armato di mitra con alle spalle la bandiera dell’Isis il 42enne tunisino, irregolare sul territorio nazionale, espulso oggi insieme a un cittadino kosovaro perché ritenuti pericolosi per la sicurezza in quanto fortemente radicalizzati. Il particolare è emerso all’attenzione durante un periodo di detenzione nel carcere di Piacenza, dove il 42enne aveva assunto un ruolo da leader nei confronti degli altri detenuti. Scarcerato nel 2020, lo straniero poi più volte destinatario di provvedimenti di espulsione ineseguiti. Rintracciato lo scorso 26 settembre, associato al Cpr. Una volta riconosciuto dalle competenti Autorità consolari tunisine, finalmente rimpatriato.