Alberto Sordi nell’anniversario della morte: avaro? No, era generosissimo. E Mike Bongiorno lo disse in Tv… (video)

alberto sordi e mike bongiorno (2)

Alberto Sordi se ne è andato il 24 febbraio 2003 nella sua Roma. Era nato nel 1920, sempre a Roma. Oggi è l’anniversario della morte, e vogliamo ricordarne un aspetto su cui si è discusso. Ossia quello dell’avarizia, sul quale lui stesso scherzava. Da tempo si sa che non è così, perché al contrario lui faceva molta beneficienza, in segreto, come i veri benefattori. Come disse Alberto Sordi una volta, lui era stato arricchito dalla povera gente che andava a vedere i suoi film. E gli sarebbe parso brutto verso di loro, di offenderli, ostentare questa sua ricchezza. Così Alberto Sordi non fece mai feste nella sua villa alle Terme di Caracalla, non ebbe mai automobili di lusso, non faceva stravaganze dispendiose.

Alberto Sordi non amò mai il denaro

“Non ho mai amato il denaro, infatti non ho dimestichezza con i soldi. Il benessere di cui godo è derivato da oltre 40 anni di lavoro ininterrotto”. Una volta in una trasmissione Mike Bongiorno rivelò, in sua presenza, la quantità impressionante di beneficienza che faceva. Tutto vero. Ma lui, anche in quell’occasione, si schermì e ci scherzò sopra. Grande anche in questo. Tanto grande che adesso c’è un film su di lui. Gli esordi, le amicizie, gli amori e tanti aneddoti della vita di Alberto Sordi negli anni del debutto nel mondo dello spettacolo.

Un film su di lui al cinema da oggi

Lo racconta il film Permette? Alberto Sordi che sarà al cinema solo il 24, 25 e 26 febbraio distribuito grazie ad Altre Storie per celebrare i 100 anni della nascita di uno dei più grandi interpreti del cinema italiano. Una coproduzione Rai Fiction – Ocean Productions, il film andrà su Rai1 il 21 aprile. Un film che vuole ricordare la grande vitalità di Alberto Sordi. ”Non ci ha mai permesso di essere tristi”, disse di lui Ettore Scola. Un giovane Alberto Sordi, tenace e destinato ad emergere, è quello che racconta il film ‘Permette? Alberto Sordi’, ripercorrendo vent’anni – dal 1937 al 1957 – dedicati a una continua crescita professionale. Anni in cui Sordi si fa conoscere come doppiatore di Oliver Hardy, alla Radio e nel Varietà, conquistando il pubblico con i suoi primi personaggi divertenti. In quel periodo nasce l’amicizia con Fellini che lo avrebbe portato al successo come attore.

Nel film c’è anche il Sordi meno conosciuto: gli amori, la famiglia, gli amici. Diretto da Luca Manfredi, con Edoardo Pesce nel ruolo del giovane Alberto, il film vede nel cast Pia Lanciotti nel ruolo di Andreina Pagnani, Alberto Paradossi nel ruolo di Federico Fellini, Paola Tiziana Cruciani, Luisa Ricci, Michela Giraud, Paolo Giangrasso, con la partecipazione amichevole di Giorgio Colangeli, Martina Galletta, Francesco Foti, Sara Cardinaletti e Lillo Petrolo nel ruolo di Aldo Fabrizi. Permette? Alberto Sordi vuole essere un affettuoso omaggio al grande talento di uno dei maggiori interpreti di un genere che ci ha reso famosi in tutto il mondo: la Commedia all’italiana – dice il regista Luca Manfredi.