Alemanno al Pantheon: “Fermare la guerra prima che sul campo arrivino nuove letali armi”

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Si è svolta oggi a Roma in Piazza della Rotonda (Pantheon) la fiaccolata organizzata dal “Comitato fermare la guerra” con l’Associazione Magnitudo in occasione dell’anniversario dell’invasione dell’Ucraina. Davanti ad uno striscione con la scritta “Un anno di guerra. Ora basta!” un gruppo di giovani ha manifestato seduti a terra e con gli occhi bendati da fasce rosse. Una denuncia nei confronti di chi, in Italia e in Europa, non vuol vedere la cause e le conseguenze di questo conflitto e nasconde all’opinione pubblica le soluzioni ancora possibili che possono portare verso il negoziato e la pace. “E’ passato un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, sono morte più di 100.000 persone tra vittime innocenti e militari dei due schieramenti.

Alemanno: ciechi di fronte alla possibilità di fermare la guerra

Ma continuiamo ad assistere a un’assurda escalation del conflitto con armamenti sempre più pericolosi. Ogni giorno aumenta il rischio che lo scontro degeneri verso una guerra globale e nucleare. Eppure tutti i centri di potere restano ciechi di fronte alle cause vere di questa guerra, dei pericoli immensi di una sua possibile degenerazione. E soprattutto ciechi di fronte alla possibilità, ancora vera e concreta, di poterla interrompere con un la ricerca di un serio percorso negoziale.” È quanto ha dichiarato Gianni Alemanno, portavoce del Comitato Fermare la guerra, che ha partecipato alla manifestazione insieme al Presidente del Comitato, Massimo Arlechino, e al responsabile dell’Associazione Magnitudo, Nicola Colosimo.

La maggioranza degli italiani contraria all’invio di armi

Prosegue Alemanno: “Noi diciamo ora basta!, e non come uno slogan retorico ma perché siamo convinti che questo sia il momento per chiedere un immediato cessate il fuoco, prima che sul teatro bellico arrivino nuovi carri armati e aerei da combattimento. E prima che la Russia scateni la sua ulteriore offensiva. Chiediamo al Governo italiano di ascoltare la maggioranza del popolo italiano che è decisamente contrario all’invio di armi e di farsi finalmente promotore di una iniziativa di negoziato e di pace. Vogliamo essere partecipi di tutte le manifestazioni di ogni colore politico, che in questi giorni in ogni parte d’Italia stanno facendo sentire la voce del popolo italiano per fermare questa guerra”