Alemanno presenta il nuovo partito: si chiama Indipendenza. Ecco chi aderisce (video)
Oggi al Midas Palace Hotel di Roma è stato svelato il nuovo nome e simbolo del nuovo partito che vede tra i suoi fondatori Gianni Alemanno. Il nuovo movimento si chiamerà ‘Indipendenza!’, con un logo che presenta un cerchio con sfondo blu, il nome in bianco e anche tricolore.
Chi sono gli aderenti a Indipendenza
Nel nuovo partito ci saranno, tra gli altri, l’ex CasaPound Simone Di Stefano, Massimo Arlechino, gia’ ideatore del simbolo di Alleanza Nazionale, gli ex An Fabio Granata e Marcello Taglialatela. La nuova formazione politica, che potrebbe presentarsi già alle prossime elezioni europee, intende dichiaratamente andare oltre destra e sinistra, guarda al mondo cattolico ed è critico con europeismo ed atlantismo.
Tutti gli interventi al Midas Palace (video)
A spiegare il simbolo Massimo Arlechino che ha aperto i lavori dell’assemblea di Fondazione, il quale sottolinea che l’obiettivo del movimento punta a ‘tirare fuori’ l’Italia “dalla sudditanza sociale, economia e politica che è alla base di tutti i suoi problemi”. Il colore blu scelto per il simbolo, aggiunge, è nella tonalità scelta nell’800 in piena rivouzione industriale che “divenne il simbolo della classe operaia” perché “la preoccupazione del movimento è per il lavoro e i diritti sociali degli italiani”. Dopo di lui la parola va a Simone di Stefano, ex Casa Pound: “diventiamo indipendentisti per recuperare questa nazione e riportarla nelle mani del popolo italiano”.
“Ci hanno preso in giro, insultato, hanno cercato di dividerci, ma noi siamo cresciuti sempre di più, oggi possiamo lanciare la sfida verso le stelle. La scalata per incidere davvero nella politica italiana”. Così Gianni Alemanno, nella sua relazione all’assemblea fondativa di ‘Indipendenza!.
Alemanno ricorda poi un libro con in nomi di Granata, Augello e Rampelli dell”89, dedicato “proprio all’indipendenza”. “Una linea di tendenza che oggi giunge a compimento. Il tema dell’indipendenza è un veicolo per superare i vecchi schemi di destra e sinistra”, assicura. “Perdiamo noi stessi? Andiamo a fare il partito con Rizzo e gli ex comunisti? – si domanda l’ex sindaco di Roma- Io cito Almirante che disse che il Msi per i valori è più a destra di tutti, se si considera per i diritti sociali è più a sinistra di tutti”.