“Difendono” Cospito minacciando Chiara Colosimo. Anarchici…
Eroici questi anarchici, difendono Alfredo Cospito e contemporaneamente tentano di intimidire la neodeputata di Fdi Chiara Colosimo.
Si muovono da troll, con i loro messaggi minatori, e magari si illudono di non essere scoperti. Un po’ cretini e un po’ banditi, hanno scelto la persona sbagliata come oggetto e la modalità più infantile per far fermare il mondo che vorrebbero contrastare a forza di minacce.
Per Cospito minacciano la Colosimo
Il fatto: Chiara Colosimo stava rispondendo alle domande di Myrta Merlino a l’aria che tira su La7, e l’anonimo leone da tastiera le inviava il consueto messaggio che evidentemente lo fa tanto godere. Con i soliti insulti. Lei parlava in tv, lui si dimenava come un ossesso su facebook.
Quel che fa indignare è la viltà, una specie di pensiero debole che per potersi dare la forza che non si ha, deve manifestarsi prendendo a pugni un profilo o una pagina altrui. Da matti.
E proprio perché si tratta di matti, è un bene stare attenti nel vero senso della parola e denunciare quel che succede.
Anche perché nel frattempo si è aperto una strano dibattito su quanto è buono Alfredo Cospito, che sta al 41 bis non certo per fargli perdere del tempo prezioso. Può anche far discutere una misura detentiva così forte, ma le manifestazioni violente che si ripetono nelle strade delle città sono quelle dei suoi sostenitori.
Lo Stato non può arrendersi alla violenza
E può accadere che un matto decida di minacciare Chiara Colosimo nel nome di Alfredo Cospito. Così non funziona. E non perché la parlamentare si possa spaventare – figurarsi – ma semplicemente perché è intollerabile che lo Stato possa piegarsi alla violenza anarchica.
Se a protestare per la misura restrittiva fossero “estimatori” di Messina Denaro qualcuno applaudirebbe per le loro gesta? E perché invece si deve dire poverino per Cospito?
Lo Stato ha gli strumenti per discutere i suoi provvedimenti. È in quella sede che si contesta e non prendendo a mazzate i poliziotti o minacciando i parlamentari. Se lo mettano bene in testa.
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