All’ AMA le sanificazioni di Totò e Peppino (video)
Arriva la denuncia dei lavoratori dell’AMA, la ex municipalizzata dei rifiuti di Roma. Dopo il caso del lavoratore operativo a Rocca Cencia e trovato positivo al coronavirus, l’allarme tra i dipendenti sulle mancate sanificazioni dell’azienda capitolina è altissimo. La LILA, Lavoratorio delle idee dei lavoratori AMA ha pubblicato su Facebook un video che vi proponiamo, e dal quale appare chiaramente quale sia la situazione sul posto di lavoro. Non bisognerebbe parlare di sanificazione ma di ‘santificazione’ come quella di Totò e Peppino, ironizzano i vertici dell’associazione. Ironia amara però, perché le immagini mostrano chiaramente quello che si trova all’interno dei locali di Rocca Cencia, verosimilmente nelle zone adibite ad uffici e spogliatoi per il personale che attacca e stacca dal servizio. C’è almeno un dito di povere sulle superfici, ragnatele e bagni al limite dell’impresentabile. Proprio quando dovrebbe essere tutto perfetto e sanificato per contenere il contagio. E secondo LILA lo stesso macchinario per le pulizie starebbe in un angolo abbandonato da mesi.
Sanificazioni insufficienti e niente guanti e mascherine
Sanificazioni insufficienti quindi, se non assenti del tutto. Nell’impianto di Rocca Cencia gestito dall’AMA, che ha anche una precisa responsabilità come soggetto datore di lavoro. Questa la denuncia di LILA affidata ad un comunicato diffuso tramite Facebook e corredato da un video molto eloquente. Eppure proprio in quell’impianto è emerso il caso del primo lavoratore AMA positivo al coronavirus e si sarebbe dovuto igienizzare tutto di corsa. Ma sempre secondo il Laboratorio delle idee dei lavoratori AMA le magagne e le inadempienze dell’azienda non finiscono qui. Mancherebbero anche le dotazioni per gli autisti dei camion, a cominciare dalle mascherine e dai guanti monouso. Equipaggiamenti che sarebbero stati attesi per mesi invano, anche prima dell’emergenza coronavirus. E che ora sono di vitale importanza.
Sui camion non va meglio
Assenza di equipaggiamento di protezione personale adeguato e rischio batteriologico elevato per i dipendenti e lavoratori dell’AMA. E ‘ questa in sintesi la denuncia contenuta in un messaggio Facebook e in un video diffuso da LILA, associazione attiva nella difesa dei lavoratori dell’azienda romana dei rifiuti. Mancano i guanti monouso e le mascherine, e anche le tute andrebbero lavate e igienizzare dopo ogni servizio. Invece non sempre succede. Abbiamo appreso di un altro caso che riguarda la moglie di un nostro dipendente, un autista di Ponte Malnome. Così non si può andare avanti, denuncia LILA. Gli autisti che si rifiutano di lavorare in queste condizioni vengono messi in ferie forzate se non peggio. E presentati all’opinione pubblica come dei lavativi. In realtà sono padri di famiglia che chiedono solamente di svolgere il loro lavoro in sicurezza. Nel rispetto di ciò che prevede la legge. E anche sui camion non va meglio, siamo ancora all’ammoniaca. Tra l’altro i sedili sono in tessuto e sono un vero ricettacolo per il virus.
Sanificare per davvero
Chiediamo che le sanificazioni vengano fatte subito e ovunque, e per davvero. Che arrivino immediatamente le protezioni individuali per i lavoratori dell’AMA. In sintesi, tutti sono disposti a correre i rischi che comporta questo lavoro. In un momento così delicato per Roma e per l’Italia. Ma non si può pretendere di mandare lavoratrici e lavoratori al massacro. E magari di additarli all’opinione pubblica come quelli che nell’emergenza non fanno fino in fondo il loro dovere. Una denuncia chiara e forte quella di LILA che arriva direttamente ai vertici responsabili dell’azienda capitolina dei rifiuti. E rispetto alla quale chi può ha il dovere di intervenire subito. Anche la sindaca Virginia Raggi, perché la tutela della salute dei lavoratori del comune di Roma e di tutti i cittadini della capitale è per prima cosa proprio un compito suo.