All’Abbazia di Farfa un Capodanno all’insegna delle storie tradizionali di tutto il mondo
Fiabe, leggende, miti, racconti biografici e di memoria collettiva, musica dal vivo, danza, yoga, ed eventi partecipativi dal 29 al 31 dicembre nel Borgo medievale di Farfa (Rieti) gioiello di arte e spiritualità della Sabina. Dalle 16 alle 24 del 29 e dalle 9 alle 24 del 30 e 31, un ricchissimo programma di eventi illumina gli spazi intorno alla celebre Abbazia, il Monastero delle Suore di Santa Brigida e il Chiostro, in occasione del “Festival Internazionale di Storytelling” (naeeazione). Le tre giornate di spettacolo offrono l’occasione unica di fare un viaggio intorno al mondo grazie alle storie e leggende che ognuno dei cantori racconta al pubblico, un viaggio nelle lingue e nei secoli, con credenze e leggende, umorismo e antichi canti che da sempre accompagnano l’uomo.
Storie da tutto il mondo
In scena dalla Martinica Valer D’Egouy, ambasciatore della cultura orale afro americana dei Caraibi, Sarah Kassir dal Libano che ci trasporta con le sue storie nelle atmosfere del Medio Oriente per aiutarci a capire il senso profondo della cultura islamica, Sarah Abu Sharar, canadese con origini che spaziano dalla Croazia alla Palestina, con una bellissima riflessione sul valore della convivenza pacifica fra i popoli, Giovanna Cavasola dal Messico con un suggestivo racconto tratto dalla tradizione precolombiana, e ancora tanti artisti giovani e talenti emergenti provenienti da diversi Paesi d’Europa, dal Sudafrica e dal Regno Unito.
Prevista anche una relazione tra pubblico e artisti
Non mancano anche gli artisti Italiani, fra cui la cantastorie Angela Sajeva, la danzatrice Giulia Troiano esperta di American Tribal Style, una particolare fusione coreografica fra danza orientale, stili popolari del Nord Africa con elementi mutuati dal flamenco e dalla danza indiana, il sacerdote cantautore Mario Costanzi, l’attrice, fotografa e artista visiva Veronica Baleani. La relazione fra gli spettatori e artisti è poi la vera peculiarità di questa esperienza in cui anche i membri del pubblico possono cimentarsi nell’arte del racconti in diverse occasioni e, complice l’ospitalità del Monastero di Santa Brigida, per chi lo desidera condividere con gli artisti anche i momenti dei pasti e l’alloggio presso l’Abbazia di Farfa.
Una convivenza pacifica tra i popoli del mondo
E’ possibile partecipare a un solo evento oppure per tre giorni consecutivi di arte non stop. Gran finale con una festa di Capodanno davvero sui generis, aspettando la mezzanotte con i racconti. Il progetto finanziato dalla Regione Lazio tramite il “Contributo per lo spettacolo dal vivo” è a cura della Compagnia di Storytelling Raccontamiunastoria, firmano la direzione artistica Paola Balbi e Davide Bardi. “Crediamo che l’esposizione attiva all’arte proveniente da diversi Paesi e tradizioni del mondo e la comprensione della cultura dei diversi popoli sia l’unica possibile chiave per la convivenza pacifica e la strada per la pace”, sottolineano Balbi e Bardi.
Un cast che rappresenta il maggior numero di gruppi etnici e popoli
”Il nostro Festival – continuano – vuole diffondere cultura e bellezza, ma anche creare una comunità in cui ci sia sempre spazio per la diversità e il dialogo interculturale e interreligioso. Per questo motivo abbiamo scelto con cura un cast che rappresenti il maggior numero di gruppi etnici e popoli, per ritrovarci tutti insieme nel nome della pace e della convivenza fra diverse culture, un messaggio semplice che ci sembra però, oggi più che mai, molto importante da sostenere”.