Allarme coronavirus su autobus e metro. Igienizzare al mattino non basta
E’ allarme coronavirus sugli autobus di Roma e sulla metro. L’ATAC ha previsto una igienizzazione al mattino prima di uscire dal deposito e una a fine corsa, ma secondo il sindacato non basta. E’ quanto dichiara oggi Claudio Di Francesco con una nota diffusa dall’agenzia Adnkronos. La situazione non è sotto controllo, dichiara il segretario regionale Faisa Sicel, gli autisti hanno paura e hanno ragione. Manca il materiale per difendersi da un possibile contagio. Non si sono viste mascherine nè guanti, e sulle sanificazioni noi non ci fidiamo. Vogliamo controllare di persona. E partecipare ai sopralluoghi. ma soprattutto la sanificazione va effettuata più volte al giorno. Questa la posizione del sindacato.
E’ allarme coronavirus su autobus e metro
Autobus e metro affollati e sporchi, e scatta l’allarme coronavirus. Ogni giorno il trasporto pubblico a Roma movimenta oltre sette milioni e mezzo di viaggiatori, quasi 700 mila con la metropolitana. Numeri enormi, altro che i 40 mila in media allo stadio. Tra loro cittadini romani ma anche turisti provenienti da ogni parte del mondo. E soggetti fragili, in primo luogo tanti anziani che non hanno la macchina e che devono muoversi per fare la spesa o andare dal dottore. Un miscuglio esplosivo mentre si dovrebbe fare tutto il possibile per fermare la pandemia. Certo non tutti quelli che starnutiscono hanno contratto il coronavirus, ma la psicosi è ormai alle stelle e giustamente nessuno vuole rischiare più del dovuto. Spetta all’amministrazione capitolina e all’ATAC fare di più e garantire la sicurezza igienico sanitaria su ogni corsa. In autobus come sulla metro. E ad oggi questo non avviene.
Igienizzare ogni corsa bus e metro. Fino a cessata emergenza
Serve igienizzare le vetture dopo ogni corsa, vogliamo squadre ad ogni capolinea. E deve valere anche per i treni della metropolitana. E’ sempre Claudio Di Francesco che rilancia il grido di allarme. C’è in gioco la salute dei lavoratori e dei cittadini, continua il sindacalista. Per questo avevamo pensato di proclamare uno sciopero generale, ma il garante ci ha pregato di rinunciare. In questo momento di emergenza medico sanitaria lo sciopero rischierebbe di gettare altra benzina sul fuoco. E di cerare ulteriori disagi ai cittadini. Ma Di francesco non molla: “ci andasse lui a lavorare senza protezione”, conclude il suo pensiero rivolgendosi alle agenzie di stampa.
ATAC e Comune devono intervenire
Una cosa è certa. ATAC e Comune di Roma devono intervenire subito. E anche la sindaca Virginia Raggi, che come primo cittadino è direttamente responsabile della salute pubblica sul suo territorio. Servono stanziamenti straordinari per contenere il rischio coronavirus, e non ci si può certo adagiare sul fatto che per ora i casi conclamati a Roma siano relativamente pochi. Informazione all’utenza di bus e metro, prevenzione attiva, sanificazione costante delle vetture e tutela dei lavoratori sono il minimo da fare. E da fare subito, per evitare di piangersi addosso quando magari sarà già troppo tardi.