Allarme incendi a Roma, i vigili del fuoco chiedono monitoraggio aree verdi e un nuovo assetto di soccorso Aib

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E’ allarme incendi nella Capitale e in provincia con un numero impressionante di interventi da parte dei vigili del fuoco e dei volontari della protezione civile. Una situazione aggravata dal cambiamento climatico, che porta temperature più alte e siccità, aumentando la frequenza e l’intensità degli incendi boschivi e di vegetazione. A denunciare tale criticità il sindacato Fns Cisl dei vigili del fuoco tramite il segretario generale di Roma e Rieti, Riccardo Ciofi.

Cinquemila incendi boschivi durante la campagna Aib

“I numeri sono impietosi con oltre 5000 interventi di incendio vegetazione e sterpaglie ai quali le squadre dei vigili del fuoco, insieme ai volontari di protezione civile nel periodo della Campagna AIB, sono dovute intervenire in tutto il territorio di loro competenza che ha comportato un forte affanno nel dispositivo di soccorso ordinario e straordinario – commenta Ciofi – Certamente, l’area di Roma merita una maggiore attenzione in virtù della sua peculiarità del territorio così ampio e verde – la città con il più alto tasso di verde pubblico in Europa, e l’amministrazione comunale, per questo, avrebbe dovuto controllare le aree, sia pubbliche, comunali, che private, ad alto rischio di incendio per mancata manutenzione”.

Temperature più alte e siccità

Di fatto, anche il cambiamento climatico in atto, sta portando temperature più alte e siccità. A tutto questo si aggiunge il fattore dei forti venti che comporta la facilità di innescare roghi e il propagarsi di alte fiamme in maniera repentina.

Serio e responsabile monitoraggio delle aree del verde pubblico

” Occorre, in prima analisi, rivalutare la città mettendo in campo un serio e responsabile monitoraggio delle aree del verde pubblico, ma anche e soprattutto gli insediamenti abusivi, le discariche a cielo aperto e tutte quegli spazi non censiti dove vengono riversati enormi quantità di materiale di risulta – commenta il segrtario generale Fns Cisl di Roma e Rieti – Inoltre, occorre adeguare il dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco di Roma e provincia alle reali necessità del territorio attuando un attento esame sulla distribuzione delle risorse umane e dei mezzi di soccorso a disposizione”.

Iniziative tese a prevenire e fronteggiare il fenomeno

“Successivamente, dovremo cambiare l’approccio gestionale sulle attività di contrasto agli incendi boschivi e di vegetazione per adottare iniziative tese a prevenire e fronteggiare il fenomeno – conclude Ciofi – Difatti, occorre intervenire con una sana azione di prevenzione, che pianifichi scenari emergenziali e salvaguardi il patrimonio boschivo urbano, costruendo un sistema che sia maggiormente coeso, indicando con chiarezza le competenze tra il corpo nazionale dei vigili del fuoco e i volontari di protezione civile, i quali potrebbero fornire una attività essenziale nella fase preventiva relativamente alla manutenzione, all’avvistamento e all’estinzione di tali incendi valutando l’opportunità di far operare queste associazioni di volontariato in modo itinerante sul territorio, concorrendo alla campagna AIB.

Chiesto un nuovo assetto di soccorso Aib

“Tale nuovo assetto di soccorso sull’ antincendio boschivo deve partire necessariamente da Roma e dal suo territorio provinciale tanto colpito in questi anni, mettendo in campo tutte le componenti che concorrono a questo, Dipartimento di protezione civile, Vigili del fuoco, Amministrazione Comunale e parti sociali al fine di dare gambe ad un progetto anche sperimentale che preveda di migliorare l’efficienza del soccorso e l’attività di prevenzione”.