All’asta 9 cinema di Roma, tra i quali l’Adriano e l’Excelsior: già in campo un acquirente olandese
All’asta 9 cinema di Roma, tra i quali l’Adriano e l’Excelsior: già in campo un acquirente olandese. La Capitale si prepara a una delle aste immobiliari più rilevanti degli ultimi anni, con 9 storiche sale cinematografiche cittadine pronte a cambiare proprietà. Tra queste, i gioielli dell’Adriano e dell’Excelsior, due nomi che hanno segnato la vita culturale e commerciale della capitale. La base d’asta parte da 32 milioni di euro. Ma il prezzo finale sarà determinato dalle dinamiche del mercato. Sempre che qualcuno riesca a superare l’offerta attualmente in campo.
Roma, 9 cinema all’asta: Adriano, Excelsior, Ambassade e ….
Il futuro di questi cinema, un tempo punto di riferimento per gli appassionati di film e per le famiglie romane, sarà deciso il 15 novembre. Quando si conoscerà il vincitore dell’asta. La procedura competitiva è stata avviata dal Tribunale già nel 2020. A seguito delle difficoltà finanziarie della proprietà, Eleven Finance, che è stata costretta a entrare in concordato preventivo a causa della crisi. Crisi che ha colpito duramente il settore cinematografico, non solo a Roma. Ma in tutto il Paese. Le sale coinvolte sono Empire, Reale, Roma, Royal, Excelsior, Ambassade, Virgilio, Atlantic e, appunto, Adriano.
In campo i commissari giudiziali
L’Adriano e l’Atlantic, in particolare, rappresentano i pezzi più pregiati del lotto grazie alla loro storia e alla posizione strategica. Entrambi si sono distinti nel corso degli anni per una gestione oculata e lungimirante, che li ha resi fiori all’occhiello del panorama cinematografico cittadino. Sul cinema Adriano grava una prelazione pubblica che riguarda le mura dell’edificio, considerato un vero e proprio monumento nel cuore di Roma, affacciato su piazza Cavour. Il futuro di queste sale potrebbe quindi restare legato alla loro vocazione originaria, anche se le incognite non mancano.
In campo già un possibile acquirente olandese
A manifestare interesse è un fondo internazionale con sede ad Amsterdam, già pronto a fare il suo ingresso nel mercato romano. Ma tornando ai commissari giudiziali, gli avvocati Federica Marziale e Anna Rossi e il dottor Francesco Giustiniani, i due garantiscono che la procedura sarà condotta nel massimo della trasparenza. Il loro auspicio è che si concretizzi un investimento importante per la città, capace di riqualificare zone da troppo tempo abbandonate. Infatti, molte di queste sale sono chiuse ormai da anni, eccezion fatta per l’Adriano e l’Atlantic. Il degrado che ha avvolto gli altri cinema ha trasformato alcuni quartieri in luoghi di abbandono, dove l’assenza di attività commerciali ha favorito episodi di criminalità e degrado urbano.
Roma al bivio, risposte entro il 15 novembre
Roma si trova così di fronte a un bivio: rilanciare spazi storici legati al mondo del cinema o rischiare che vengano trasformati in strutture con altre destinazioni commerciali. La sorte di queste sale sarà decisa non solo dall’asta del 15 novembre, ma anche dalle scelte che verranno fatte a livello urbanistico. Finora, il Campidoglio non ha preso posizione, nonostante le possibili implicazioni sociali e culturali legate alla vendita di questi immobili.
Il futuro dei cinema dipenderà anche dalle offerte che verranno presentate. Le buste con le proposte dovranno essere consegnate entro il 14 novembre alle ore 12, e ogni rilancio dovrà superare di almeno mezzo milione di euro la base d’asta precedente. Gli interessati potranno visitare gli immobili fino a sette giorni prima della scadenza, previo appuntamento con la società Abilio Spa, incaricata di gestire le visite.
Il destino di 50 lavoratori
Il destino delle nove sale cinematografiche di Roma non riguarda solo gli investitori, ma anche i lavoratori del settore. Sono tra i 45 e i 50 i dipendenti che rischiano di perdere il loro posto di lavoro se non verrà trovata una soluzione che garantisca la continuità di gestione delle strutture. Le sorti di questi cinema potrebbero inoltre ridisegnare il volto di interi quartieri, oggi in bilico tra il degrado e la possibile rinascita.