“Alle Forze dell’Ordine per la colazione solo un euro”: la denuncia dell’Usif

“Per la colazione obbligatoria delle Forze dell’Ordine in trasferta impiegate al Festival del Cinema di Venezia è previsto un buono del valore di € 1,07”. È quanto rappresenta l’Unione Sindacale Italiana Finanzieri in una lettera aperta indirizzata al ministro dell’Economia e delle Finanze, al ministro per la Pubblica Amministrazione e al Comandante Generale della Guardia di Finanza.

La trasferta a Venezia per la mostra: neanche i soldi per il caffè

“Anche in tale circostanza – scrive USIF – per effetto delle vigenti disposizioni normative, il personale in servizio di Ordine Pubblico (proveniente da diversi reparti d’Italia) è obbligato a consumare il vitto fornito dall’amministrazione ed alloggiare in locale messo a disposizione dalla stessa amministrazione (cfr. art. 10, comma 2, lett. e) del d.P.R. 147/1990); è obbligato ad effettuare, mediante l’utilizzo di un apposito buono del valore di € 1,07, una colazione “obbligatoria” (Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, attuazione dell’art. 63, Legge n. 388/200); riceverà un litro pro-capite giornaliero di acqua minerale.

Non solo la colazione da fame: l’Usif denuncia i rimborsi irrisori

A tale riguardo, si ritiene indispensabile prevedere le migliori condizioni logistiche (strutture ricettive alberghiere e di ristorazione), che consentano ai militari impiegati in servizio il necessario ed adeguato riposo e recupero psico-fisico, nonché la dovuta somministrazione giornaliera di acqua. Invero, risulta concretamente inutilizzabile il buono del valore di € 1,07 per la colazione “obbligatoria”, non spendibile a prescindere dalla località di impiego, in quanto palesemente inferiore anche al costo di un comune caffè”.

L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri, dunque, oltre ad evidenziare gli “irrisori valori economici attribuiti ai buoni pasto e ad altri generi di conforto (ad es. colazione obbligatoria €1,07)”, “rappresenta che, in realtà, il valore nominale dei citati buoni risultano ormai, da molto tempo, non più congrui al reale costo degli alimenti e, paradossalmente, in molti casi addirittura inspendibili (violando al riguardo degli obblighi normativi)”. Per questo motivo “rappresenta la necessità urgente e non più procrastinabile affinché, già nel prossimo documento di programmazione economica, vengano assegnate le necessarie risorse finanziarie utili alla rideterminazione degli importi dei buoni pasto, fermi al 2009 per le forze di polizia a 7 euro”.