Altro tentativo di suicidio, stavolta dal cavalcavia della Roma Fiumicino. Ed è una lunga scia

Si allunga la triste scia delle persone che non ce la fanno più. E che decidono di porre fine alla loro vita, giudicata troppo faticosa o inutile. Tentando gesti estremi, come quello di buttarsi da un ponte o dal terrazzo di casa. I problemi in genere sono sempre gli stessi, per lo più di origine economica. Anche se non mancano le delusioni sentimentali. Il tutto ci consegna una società fragile, resa ancora più insicura da due anni terribili di pandemia. L’ultimo episodio di tentato suicidio si è registrato lo scorso martedì pomeriggio, quando un uomo di 45 anni si è arrampicato sul cavalcavia della Roma Fiumicino all’altezza dello svincolo di Parco dei Medici. Sporgendosi poi pericolosamente dal parapetto, con il chiaro intento di buttarsi di sotto. Fortunatamente, qualcuno ha chiamato i Carabinieri. Che sono giunti al volo, e hanno iniziato a parlare con l’aspirante suicida. Che ha chiarito come fosse disperato e senza soldi. E depresso per una storia d’amore finita male. Visto che ogni tentativo di far ragionare l’individuo sembrava inutile, ad un certo punto i militari hanno deciso di issarsi loro stessi sul parapetto. E con maestria e tempestività, sono riusciti ad afferrare l’uomo nell’esatto momento in cui si era lasciato andare nel vuoto. Per una storia a lieto fine però, dobbiamo registrarne altre con esito diverso e drammatico. Che dall’inizio dell’anno hanno riempito la cronaca nera della Capitale.

Gli altri casi da inizio anno

Se martedì pomeriggio c’è stato un lieto fine con il 45enne tratto in salvo, lo stesso, purtroppo, non si può dire in tanti altri casi. Come per un uomo che, invece, lunedì mattina ha deciso di suicidarsi, di gettarsi nel vuoto. E’ successo in zona Largo La Loggia: è qui che Luigi si è gettato dal balcone della propria abitazione. Domenica un altro suicidio, sempre a Roma: una ragazza di appena 30 anni si è tolta la vita, si è lanciata dalla finestra della sua abitazione in viale Santa Rita da Cascia, al civico 20, alle Torri di Tor Bella Monaca. Una scia di suicidi, di pagine di cronaca nera che continuano purtroppo a riempirsi. Molto più di un allarme, che le istituzioni non possono più continuare ad ignorare.