Ama, i nuovi impianti nel 2024. In ritardo come la metropolitana
Sarà un caso, ma sembra che tutte le opere indispensabili alla città di Roma stiamo slittando esattamente di un triennio. È successo per la stazione archeologica della metro C, che la Raggi sognava di inaugurare quest’autunno. Niente da fare però, perché tra ritardi, difficoltà varie e aumento dei costi, se ne parlerà solo nel 2024. E adesso stessa sorte sembra spettare ai due nuovi stabilimenti di compostaggio dell’Ama. Almeno per quanto è emerso ieri nel corso delle commissioni congiunte ambiente e bilancio. E puntualmente riportato da Roma Today. Si tratta degli stessi impianti che annuncio’ nel lontano 2017 l’allora assessora Pinuccia Montanari. Poi dimissionaria, e sostituita dall’attuale fedelissima della Raggi Katia Ziantoni. Ma in tre anni e mezzo, di passi avanti se ne sono fatti davvero pochini. Tanti gli inciampi trovati per strada, a cominciare dalle zone scelte per portare l’umido e i rifiuti urbani di Roma. Casal Selce in Municipio XIII e Cesano, in Municipio XV. Con i comitati di quartiere che sono scesi subito sul piede di guerra. Chiedendo di essere coinvolti nelle scelte, e di preservare un territorio di pregio. E poi le sovrintendenze ambientali, perché siamo al confine dei grandi parchi di Veio e della Marcigliana. Zone vincolate e protette, e le conferenze di servizi sono durate una vita. Fino allo sblocco con la concessione della Via, la valutazione di impatto ambientale. Tra il 2019 e il 2020. Ma ancora non ci siamo, perché adesso tocca agli espropri. E intanto i rifiuti rimangono tristemente per strada.
Disastro Ama, Municipi in rivolta contro le nuove isole ecologiche
Disastro Ama. Differenziata al 45% e nuovi impianti solo nel 2024
Quanto è emerso dalle commissioni congiunte ambiente e bilancio nella seduta di ieri purtroppo è sconfortante. Perché Ama ha dichiarato candidamente che i nuovi impianti di compostaggio da 60 mila tonnellate di Casal Selce e di Cesano saranno pronti solo nel 2024. Al netto delle procedure di esproprio dei terreni, che sono appena iniziate. E delle prevedibili opposizioni della cittadinanza, che potrebbero rallentare ulteriormente il tutto. Quindi, con un ritardo si sette anni dalla data originaria, che prevedeva l’inizio dei lavori nel 2017. E soprattutto con una nuova amministrazione, che in ogni caso si insedierà il prossimo anno. E che potrebbe avere anche idee diverse, magari ricominciando tutto daccapo. Come nel gioco dell’oca, solo che in questo caso ad andarci di mezzo è il decoro della città. E la salute dei Romani. Ultima nota, il fallimento della raccolta differenziata. Perché il famoso slogan grillino del ‘rifiuto zero’ e del mai più discariche sembra essere rimasto solo sulla carta. Lo stesso amministratore unico di Ama Zaghis infatti ha chiarito in commissione come la differenziata sia ferma al 45%. Rispetto al 70% entro il 2021, come da programma. Colpa del covid e dell’anno eccezionale, si sono difesi dall’azienda capitolina dei rifiuti. Ma sembra davvero che per un futuro migliore i cittadini della Capitale dovranno ancora aspettare. Come per la metropolitana.
https://www.romatoday.it/politica/impianti-compostaggio-casal-selce-cesano.html