Ama, metà della flotta è fuori uso. E gli imballaggi natalizi restano in strada

Il sindaco Gualtieri aveva promesso un deciso cambio di passo sul versante del decoro urbano. Con una città più pulita e vivibile, già nelle prime settimane del suo mandato. In effetti, qualche cosa si è visto. Con uno svuotamento più puntuale dei cassonetti, e più mezzi dell’Ama in strada. Ma le criticità restano altissime. A cominciare dalle scelte strategiche non fatte nel recente passato. Visto che Roma è prova di un impianto pubblico per il trattamento e lo smaltimento dell’immondizia. Tolta Rocca Cencia, il cui destino ancora non è chiaro. E che comunque lavora a mezzo servizio. Poi c’è il tema della manutenzione dei mezzi di raccolta. L’azienda capitolina per i rifiuti ha fatto sapere di averne recuperati circa 200. Fermi in varie officine esterne per lunghissime e costose manutenzioni. Ma ancora circa metà della flotta sarebbe fuori uso. Infine, lo smaltimento. Senza discariche e impianti propri, la Capitale è sempre a ricasco delle altre province, o delle Regioni disponibili. Anche qui non gratis, ovviamente. Con la bolletta Tari che per i romani e’ diventata la più cara d’Italia. Ultimi ma non ultimo, la carta e gli imballaggi. Aumentati a dismisura nel periodo natalizio, anche perché ormai moltissimi comperano i regali online. E Ama non si è fatta trovare pronta.

Tanta carta e cartone, Ama non ce la fa

Secondo le stime di Ama  i romani hanno gettato un più 30% di imballaggi rispetto alla produzione passata. Un notevole incremento, maggiore rispetto alle aspettative. Che sempre secondo quanto riferisce l’azienda, ha saturato le quattro piattaforme di riciclo della carta a disposizione del Comune di Roma (che non ne ha di proprie), tra queste la Box 3 di Pomezia.

Da qui la corsa dei netturbini a svuotare i secchioni bianchi. Con un raddoppio dei passaggi per le ditte private che si occupano delle utenze non domestiche. Anche se stavolta, una discreta fetta di pacchi sembra provenire dalle famiglie più che dai negozi. Complice forse la scelta di acquistare on line, evitando (causa Covid) le resse nei negozi. Da Monteverde a Tuscolano passando per Garbatella, Pigneto ma anche il Centro storico, un po’ tutta la città sta soffrendo in queste ore l’accumulo di pacchetti non raccolti.

Quel Piano che ancora non funziona

Per il resto, il piano di pulizia straordinaria del sindaco Gualtieri, quello che a novembre prometteva di tirare a lucido la città per le feste natalizie, ha funzionato? Si può dire che non si sono più viste nell’ultima settimana le file di camion fermi fuori da Rocca Cencia. E che di conseguenza la raccolta è tornata a funzionare senza grossi intoppi. Restano però i disservizi ordinari ai quali la città è tristemente abituata. Specie nelle periferie, non mancano postazioni di secchioni ancora in condizioni critiche. E Ama fa sempre i conti con carenze strutturali sia di organico che di mezzi a disposizione su strada.