Ama presenta il piano per Rocca Cencia. Ma il Comune lo boccia di nuovo
Ama ha presentato il progetto di revamping per l’impianto di Rocca Cencia. Almeno per la parte sequestrata dalla magistratura. Proprio quella relativa al trattamento dei rifiuti urbani, alla loro stabilizzazione e al recupero del residuo secco (Css). Utilizzabile per produrre energia a basso costo. Ma dal Campidoglio è arrivata una sonora bocciatura. Perché la nuova assessora all’ambiente Katia Ziantoni, quello stabilimento lo vuole chiudere definitivamente. E riqualificare la zona. Una posizione maturata quando la Ziantoni era impegnata proprio in quel Municipio. E che adesso non intende cambiare. Anche perché i residenti sono ovviamente con lei in questa battaglia. Il problema però è che Ama non ha più impianti pubblici dove conferire e trattare i rifiuti della Capitale. E il sogno della differenziata spinta si è spento da tempo, un po’ come il vento del cambiamento promesso dalla Raggi. Roma infatti è appena al 46%, con un incremento di soli tre punti negli ultimi tre anni. E la spazzatura da qualche parte deve andare. Dai privati ad esempio, come accade negli impianti della galassia Cerroni ancora attivi a Malagrotta. O fuori Regione, a costi altissimi. Mentre la Raggi vedrebbe benissimo l’attivazione dell’impianto di Guidonia. Di Cerroni anche quello. Che le consentirebbe di spostare il problema in provincia. Ma c’è il no del sindaco grillino, che ha minacciato di smontare lo stabilimento pezzo a pezzo. Intanto, i cassonetti sono di nuovo stracolmi. Proprio mentre l’estate e il caldo si avvicinano.
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Su Ama si gioca lo scontro tra Comune e Regione
Sulla gestione dei rifiuti si gioca uno scontro decisivo tra Comune e Regione Lazio. Con tanto di durissime prese di posizione e scambi di accuse. Tra l’assessore capitolino Ziantoni e quello regionale Valeriani. Per una partita a tutto campo, che vede sullo sfondo anche il possibile futuro di Acea. Che potrebbe diventare il gestore unico del business dell’energia, lasciando Ama a svolgere il ruolo di semplice cooperativa di lavoro. Fantapolitica? Non tanto. Se andiamo a rileggere le dichiarazioni di qualche mese fa dello stesso Valeriani. Ma anche sulla (mancata) scelta di un sito per la nuova discarica della Capitale volano gli stracci. Con la minaccia da parte della Regione di commissariare Roma. E di esercitare i poteri sostitutivi. “Dopo la richiesta di una discarica all’interno della città di Roma, il Presidente Zingaretti – accusa Ziantoni – continua ad indicare sempre gli stessi territori. Privilegiando strade facili ad una pianificazione razionale, rispettosa dell’ambiente e dei suoi cittadini”.
Secca la replica di dell’assessore regionale al Ciclo dei rifiuti, Massimiliano Valeriani: “E’ molto grave che l’Amministrazione Raggi ormai pensi solo alla campagna elettorale. Invece di affrontare e risolvere i problemi di Roma. Per interessi elettorali si continua a prendere in giro i cittadini e comitati facendo promesse assurde e impossibili. Vuole chiudere tutti gli impianti pubblici dell’Ama, svuota le casse dell’azienda aumenta le tasse ai cittadini per portare in giro per l’Italia i rifiuti e porta la città verso l’ennesima emergenza. La drammatica verità è che la sindaca vuole essere commissariata per non assumersi le sue responsabilità e scaricare su altri le decisioni”.
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