Ambulatorio oncologico ‘fantasma’ all’Umberto I, la denuncia a Rocca: “Gestione inefficace, chiarisca”

Prenotano una visita all’ambulatorio oncologico del Policlinico Umberto I a Roma, ma quando arrivano scoprono che la struttura non esiste più. Nessun avviso, nessuna informazione sul ReCup, il sistema regionale di prenotazione: solo una brutta sorpresa per chi, già provato dalla malattia, si ritrova costretto a un’odissea sanitaria. Il servizio, infatti, è stato trasferito mesi fa al presidio George Eastman, ma senza aggiornare i dati sul portale. La denuncia arriva dalla consigliera regionale del PD, Eleonora Mattia, che ha chiesto spiegazioni con un’interrogazione al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, responsabile della sanità.
“Non è accettabile che i pazienti debbano scoprire il trasferimento solo una volta arrivati sul posto”, attacca Mattia. “Chi affronta un percorso oncologico non dovrebbe subire ulteriori disagi per colpa di una gestione inefficiente”.

Il nuovo ambulatorio tra allagamenti e disagi
Ma il problema non si ferma alla mancata comunicazione. La nuova sede dell’Oncologia, infatti, presenta criticità strutturali ancora più gravi. Tra luglio e agosto dello scorso anno, appena dieci giorni dopo il trasferimento, il reparto è stato colpito da due allagamenti consecutivi, rendendo i bagni del primo piano inutilizzabili.
“I servizi igienici erano fuori uso da giorni nonostante le segnalazioni all’azienda”, ha denunciato all’epoca il segretario del sindacato Fgu Dipartimento Università, Giuseppe Polinari. “Pazienti oncologici costretti a muoversi tra acqua nei corridoi e disagi inaccettabili. Il personale infermieristico si è persino trovato a dover tamponare le perdite di acqua e “melma”, sopperendo alle mancanze di chi dovrebbe garantire locali idonei prima di investire migliaia di euro in ristrutturazioni”.
Dubbi sulla scelta della struttura
L’Istituto George Eastman, realizzato nel 1933 come clinica odontoiatrica pediatrica, non sembra adeguato a ospitare un reparto oncologico. “Già quando venne usato per i pazienti Covid emersero problemi con le fognature, tanto che i malati furono trasferiti d’urgenza all’Umberto I”, aveva ricordato Polinari. “E tra luglio e agosto si è ripetuto lo stesso copione, con perdite d’acqua, rischio per gli impianti elettrici e condizioni igieniche precarie”.
La risposta del Policlinico: “Scelta per il comfort dei pazienti”
La Direzione del Policlinico Umberto I ha difeso la decisione di trasferire l’ambulatorio, sostenendo che l’Eastman offra ambienti “più accoglienti e attrezzati”. E sugli incidenti tecnici? “Sono stati imprevisti e imprevedibili, risolti in tempi brevi”, aveva dichiarato lo scorso agosto l’azienda, esprimendo rammarico per i disagi.
Ma per i pazienti il problema resta: il trasferimento, anziché migliorare la situazione, ha creato ulteriori ostacoli a chi già affronta un percorso di cura difficile. Un paradosso che, in attesa di risposte concrete, continua a pesare sulla sanità pubblica del Lazio.