Anagrafe, delirio Capitale: i certificati diventano una Mission Impossible
Siamo vicini in queste ore a tutti i dipendenti dei servizi anagrafici di Roma Capitale che stanno patendo sulla propria pelle tutti i disservizi del nuovo sistema informatico adottato da Roma Capitale per lo stato civile, in forte difficoltà già dal 18 gennaio e completamente fuori uso dal 22 marzo scorso. Lo dichiarano in una nota congiunta Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio, e Giovanni Picone, suo omologo in Municipio Roma XII.
L’attacco della Lega
“Una situazione paradossale per la Capitale d’Italia, nella quale ad oggi per l’anagrafe non si può nascere, o sposarsi, e nemmeno morire. Tutto completamente bloccato con enormi disservizi e difficoltà per i cittadini e causa anche di fortissimo stress per gli operatori che devono gestire una situazione lavorativa difficile e complicata. Risulterebbero all’incirca 6.800 gli atti in attesa di scannerizzazione da inserire nel sistema informativo – insistono Santori e Picone – mentre online è tutto bloccato, il numero dei cambi di residenza in attesa di lavorazione cresce nei Municipi giorno dopo giorno: ci vorranno mesi per smaltire tutto l’arretrato”.
Il disastro
“Un disastro, anche in vista delle prossime consultazioni europee, perché le incombenze dettate dalle elezioni richiedono tempistiche certe, e invece anche oggi tutti i servizi fondamentali per il cittadino non sono fruibili. Mentre molto si discute sul futuro dell’intelligenza artificiale, Roma grazie al sindaco Gualtieri fa ogni giorno solo passi indietro, anche sul piano della tecnologia e dei servizi informatizzati. La commissione Trasparenza del Municipio XII, convocata per giovedì, prenderà contezza dai responsabili del servizio dei numeri puntuali sull’ arretrato e informazioni sui tempi di recupero: chiederemo un immediato intervento anche del Prefetto per una questione estremamente grave e mai vista prima, paradossale in vista dell’imminente appuntamento elettorale con i Municipi ad oggi impossibilitati a gestire, oltre ai cambi di residenza, anche l’emissione di tessere elettorali”, concludono Santori e Picone.
L’affondo dell’Ugl di Roma
In campagna elettorale Roberto Gualtieri “aveva tirato fuori dal cilindro la Città in 15 minuti. Un progetto che a Roma, e nella Roma di Gualtieri, neanche la fantasia di Walt Disney sarebbe stata in grado di partorire. Naturalmente tutto è naufragato e quello che sta accadendo negli uffici anagrafici di Roma Capitale ne è la conferma”. Lo dichiara in una nota il segretario Ugl di Roma e Provincia Ermenegildo Rossi. “Tutto fermo, certificati bloccati, impossibile registrare anche i nuovi nati, espletare le pratiche per un matrimonio o chiedere il certificato di morte – aggiunge -. Nella Roma di Gualtieri in 15 minuti non si riesce neanche a uscire dal parcheggio. Fa male, però, vedere una Capitale che, con il Giubileo alle porte, non riesce neanche a gestire le esigenze minime di una città. Una vergogna per l’Italia e un incubo per i cittadini di Roma, costretti a sopportare file di ore per avere un certificato basilare e a combattere contro un’amministrazione lontana anni luce dalla vita reale”.