Anarchici e centri sociali violenti: Landini, anche loro “fascisti”?

Per gli anarchici nessun sindacato strilla, caro Landini. Compagni silenti. Manifestazioni zero.
La conferma che in Italia vige il pensiero unico viene da Milano, dove una quarantina tra anarchici e attivisti dei centri sociali si sono messi a devastare la città di Milano. Due anarchici sono stati arrestati, gli altri identificati, hanno tentato di assaltare Rai, Cgil e Corriere della Sera, ma di Maurizio Landini sono perse le tracce.

Landini combatte i “fascismi” e dimentica anarchici e centri sociali
Troppo impegnato a combattere “i fascismi” il segretario del sindacato si è scordato gli anarchici. Come ha fatto Enrico Letta. E quelli come lui e loro.
Particolare: a far compagnia ai banditi anarchici c’erano anche i soliti dei centri sociali, altra teppaglia in grado di fare grosso danni all’ordine pubblico. Ma per loro silenzio. Ignobile silenzio. A volte conviene, pare di capire.
Interruzione di servizio pubblico, violenza privata, istigazione a disobbedire alle leggi e manifestazione non preavvisata: questi i primi reati contestati e chissà che non se ne aggiungeranno altri, a partire da quelli associativi. Ma c’è da giurare che la Cgil non convocherà per costoro una grande manifestazione tipo “mai più rossi”. Per almeno due motivi: sono appunto compagni; e poi non sono previsti altri turni di votazione. Magari avrebbe detto che sono fascisti pure gli anarchici e i centri sociali di Milano.
Nel nostro Paese dilaga la solita ipocrisia
Ovviamente non si tratta di elementi del Pd. Esattamente come a Roma non c’entrava nulla la destra parlamentare. Però in quel caso si sono messi sotto i vertici di Lega e in modo ancora più pesante di Fratelli d’Italia. Al silenzioso Enrico Letta nessuno chiede alcunché.
E’ la solita ipocrisia che dilaga. Il silenzio elettorale alla rovescia. Le violenze “fasciste” sono pericolose, quelle comuniste mischiate con quelle anarchiche non meritano commenti, editoriali, indignazione.
Anche per questo ci arrabbiamo per il capo chino di certi leader avversari della sinistra, ma ci torneremo a urne chiuse. Però tutti, di qua e di là, si interroghino sul clima incivile che è stato provocato ad arte nel nostro paese. E se gruppi vari si infiltrano nel dissenso in maniera violenta, si devono applicare le leggi e non l’ideologismo di convenienza. Ma non lo capiranno mai.