Ancelotti dice sì al Brasile: niente Roma o Milan, guiderà la Seleção verso il Mondiale 2026

Carlo Ancelotti

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Carlo Ancelotti avrebbe deciso di chiudere il suo capitolo al Real Madrid per iniziarne uno completamente nuovo e clamoroso: guidare la nazionale brasiliana. A rilanciare la notizia sono diversi media spagnoli, secondo cui il tecnico emiliano sarebbe a un passo dalla panchina più prestigiosa del calcio sudamericano, mettendo così fine alle suggestioni italiane che lo volevano vicino a Roma o Milan.

Il sì del tecnico e l’obiettivo Mondiali 2026

L’accordo con la Federcalcio brasiliana (CBF) non sarebbe ancora nero su bianco, ma in ambienti vicini al club e alla federazione si respira ottimismo. L’obiettivo è chiaro: affidare a uno degli allenatori più vincenti della storia la missione di riportare il Brasile sul tetto del mondo, a partire dalle qualificazioni per il Mondiale 2026, in programma da giugno.

Addio Real Madrid, dopo una stagione amara

Ancelotti, che ha ancora un anno di contratto con i Blancos, potrebbe salutare la capitale spagnola dopo una stagione complicata, segnata dall’eliminazione dalla Champions League e dalla sconfitta in Coppa del Re contro il Barcellona. Non è un caso che, dopo la recente finale, lo stesso tecnico abbia lasciato aperta la porta a un addio, dicendo che “il mio futuro sarà un tema delle prossime settimane”.

Niente ritorno in Italia: Roma e Milan restano a guardare

Per i tifosi italiani è una doccia fredda. Le voci che volevano Ancelotti sulla panchina della Roma, o addirittura in un clamoroso ritorno al Milan, svaniscono nel nulla. Il tecnico ha scelto la sfida più ambiziosa: quella di conquistare il sesto titolo mondiale per il Brasile. Un banco di prova inedito e affascinante, che lo vedrà confrontarsi con un ambiente completamente diverso ma carico di aspettative.

La carriera straordinaria di Ancelotti

Con un palmarès che comprende due Champions League col Real Madrid, una con il Milan, più titoli nazionali in InghilterraFrancia e Germania, Ancelotti è il tecnico ideale per gestire la pressione di una selezione abituata a vincere. La sua capacità di leggere le partite e gestire campioni del calibro di Cristiano Ronaldo e Kylian Mbappé è considerata dalla CBF un patrimonio prezioso per rivitalizzare un gruppo che con Tite ha comunque centrato le semifinali mondiali nel 2018.