Anche il Fatto di Travaglio scopre le mascherine di Zingaretti (video)
Il mascherine gate si allarga sempre di più e adesso rischia di travolgere la Regione Lazio guidata dal presidente Nicola Zingaretti. Era stata l’opposizione a sollevare i primi pesanti dubbi sulle protezioni facciali e i dispositivi di protezione individuali acquistati dalla Regione facendo ricorso alle procedure di urgenza giustificate dall’emergenza Covid 19. Quindi senza gare ad evidenza pubblica e direttamente tramite la Protezione civile regionale. Un fiume di denaro, che secondo una ricostruzione fornita da Ferdinando Magliaro in un recente articolo sul quotidiano Il Tempo supererebbe i 100 milioni di euro. E sul cui corretto utilizzo starebbe indagando la Procura della Corte dei Conti. Ma quello che più ha allarmato l’opposizione è stata la natura di alcune delle società individuate e scelte per fornire il materiale sanitario. La consigliera di Fratelli d’Italia Chiara Colosimo ha chiesto ed ottenuto la convocazione urgente del Comitato regionale per il controllo contabile. Perché per le sole mascherine facciali sarebbero stati impegnati circa 36 milioni di euro. Dei quali undici sarebbero già stati versati per l’anticipo. Il tutto alla Ecotech, società a responsabilità limitata con capitale minimo. Si parla di appena diecimila euro, a fronte di una commessa milionaria. E ora della vicenda si è accorto anche Marco Travaglio. E il Fatto Quotidiano online posta un video che ricostruisce tutta la vicenda.
Truffa mascherine, la Regione non si scusa e attacca la Meloni
Alla Regione Lazio mascherine con il contagocce. E dall’inchiesta del Fatto spuntano società in Svizzera e alle Cayman
Il Fatto Quotidiano di Marco Travaglio finalmente si è accorto dello scandalo che si sta abbattendo sulla Regione Lazio per gli acquisti delle mascherine e di altri dispositivi di protezione e sanitari. Tutta merce che sarebbe arrivata solo in parte. A fronte di molti soldi già versati in acconto a società composte a volte da un numero limitatissimo di scoi. Sarebbe proprio il caso della Ecotech, diecimila euro di capitale e soli tre soci, di cui uno cinese. Società che sempre secondo l’indagine condotta dalla Consigliera Colosimo avrebbe fatturato nello scorso anno appena un milione di euro. In gran parte per forniture di lampade a led. E qui il mistero si infittisce, perché spunterebbe una seconda società con sede in Svizzera. Che avrebbe rapporti di collaborazione con il colosso tedesco 3M. Quindi in teoria in grado di adempiere anche a una fornitura importante. Peccato che la stessa 3M avrebbe smentito di conoscere Ecotech o altre società alla stessa collegate.
Mascherine e bavaglio: la regione Lazio censura i giornalisti
Le consegne delle 36 mila mascherine dovevano avvenire a fine marzo. Ma le prime sarebbero arrivate il 17 aprile
Le delibere regionali parlavano chiaro. Almeno per le mascherine, tutta la merce doveva arrivare entro la fine del mese scorso. Invece si aspettava ancora a Pasquetta un fantomatico volo dalla Cina con parte del materiale. Che ovviamente non è mai arrivato. Le prime dotazioni sarebbero ora disponibili ma si tratterebbe delle sole mascherine chirurgiche, quelle che ormai si trovano ovunque. Nessuna traccia delle altre più performanti, le FFP2 e FFP3. Si potrebbe pensare che a questo punto la Regione Lazio e il Capo della Protezione civile regionale Tulumello abbiano rescisso i contratti e chiesto indietro anticipi e penali. Invece no, perché gli uomini di Zingaretti hanno deciso per la novazione contrattuale. Cioè si riparte da zero con la stessa ditta, e ovviamente le penali si azzerano. Una vicenda incredibile e il video inchiesta del Fatto Quotidiano accende anche nuovi scenari. Perché spunterebbero anche altre società con siede legale mei paradisi fiscali delle Isole Cayman. Insomma la Regione e Zingaretti sono sotto un fuoco incrociato e la difesa di ufficio del presidente Leodori nel video che vi proponiamo fa addirittura tenerezza. Sia ben chiaro, noi non siamo magistrati e non puntiamo il dito contro nessuno. Ma chi qualche giorno fa accusava la destra e Giorgia Meloni di diffondere fake news dovrebbe quanto meno chiedere scusa. E chiarire a chi di dovere come sia stato possibile agire con tanta leggerezza nel momento in cui a salute dei cittadini del Lazio era in così serio pericolo.