Ancora violenza a Roma, Casamonica aggrediscono troupe delle Iene

Foto Roma Today. Ancora violenza nella Capitale. Questa volta il fattaccio ha avuto come sfortunati protagonisti due inviati della trasmissione di Italia Uno Le Iene. Che si erano recati in zona Romanina, dopo aver visto un video. Che riprendeva un minorenne probabilmente legato alla famiglia dei Casamonica alla guida di un’auto di grossa cilindrata. Così i giornalisti hanno voluto vederci chiaro, recandosi di persona nel quartiere della periferia romana. Armati di taccuino e telecamera. E per poco non si è assistito alla replica di quanto accaduto tempo fa ad Ostia con il clan Spada. Infatti la presenza della telecamera non è passata inosservata, e dopo poco gli inviati sono stati circondati da un capannello di gente. Appartenenti alla famiglia dei Casamonica, e con intenzioni tutt’altro che pacifiche. Così è nato subito un diverbio, seguito da insulti e spintoni a danno del giornalista e del cameraman. Tanto che è stato necessario chiamare la Polizia. Ma nel tempo necessario agli agenti del vicino commissariato del Tuscolano ad intervenire, gli aggressori sono riusciti a venire in possesso della telecamera. Alla quale hanno tolto la scheda dati, per impedire che le immagini registrate potessero essere diffuse. Subito dopo i malviventi si sono dati alla fuga, e all’arrivo delle Forze dell’Ordine sul posto non c’era più nessuno. Tranne la troupe di Italia Uno, che ha sporto subito denuncia.

150 poliziotti a caccia dei Casamonica: presi uomini e soldi

Spintoni e telecamera sequestrata alle Iene. Fare il giornalista d’inchiesta a Roma è pericoloso

Spintoni, insulti e telecamera sequestrata. Con la scheda sim tolta dall’apparecchio e distrutta. Poteva andare anche peggio agli inviati delle Iene che alla Romanina volevano raccogliere testimonianze dirette sul clan dei Casamonica. E sulle loro attività criminose. Grazie al pronto intervento dell Forze dell’Ordine infatti i malintenzionati che non hanno gradito l’idea del reportage sono stati messi in fuga. Ma è chiaro che Roma appare sempre più come una megalopoli del terzo mondo. Con immense periferie fuori controllo, dove lo Stato è sostituito da clan criminali. Che agiscono senza scrupoli con metodi mafiosi. Terrorizzando con minacce e violenza commercianti e cittadini. E ai giornalisti aggrediti va tutta la solidarietà della redazione di 7Colli.
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Chi sono i Casamonica. La famiglia Sinti venuta dall’Abruzzo che ha accumulato un patrimonio di 90 milioni di euro

Ma quali sono le origini dei Casamonica? Il clan in realtà è di origine Sinti, e i primi a venire a Roma giungevano dall’Abruzzo e dalla zona di Venafro. Posizionandosi soprattutto nella zona sud est della Capitale. Tra la Romanina, la Tuscolana e Don Bosco. E facendo soldi a palate. Inizialmente con le corse e il commercio di cavalli, oltre 200 capi secondo le informazioni degli inquirenti.  E ovviamente con le scommesse clandestine. Poi con l’usura, con tassi tra il 200 e il 300 per cento. Ma anche con la droga, specie negli ultimi anni. Finché il denaro sporco non veniva ripulito, attraverso operazioni immobiliari con società di comodo. Ristoranti e automobili di lusso. Per un patrimonio complessivo che ad oggi supererebbe i 90 milioni di euro. E sul quale la Direzione investigativa antimafia ha messo da tempo gli occhi. Ma per arrivare a condanne, sequestri e confische, bisogna prima risalire a un complesso sistema di scatole cinesi e di prestanomi. Intanto, non possiamo far altro che registrare l’ennesima assurda aggressione.

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