Anec Lazio, la Raggi ci ha abbandonati e così il cinema muore

Foto archivio Roma Today tv. Dura presa di posizione dell’Anec Lazio contro la (mancata) politica di interventi a sostegno dei cinema e dei teatri di Roma. Questo è quanto emerso in seguito ad una commissione cultura convocata dalla consigliera grillina Eleonora Guadagno e dalla stessa presieduta. “Non esistono azioni concrete per i cinema e teatri della Capitale. Solo annunci” hanno dichiarato quelli dell’Anec sui social appena dopo l’audizione. E la reprimenda non è finita qui.

È scoraggiante che, in un contesto così grave e urgente, Lei non abbia indicato alcuna azione concreta di Roma Capitale per affrontare e risolvere i problemi urgenti che i cinema stanno subendo dopo quasi un anno di chiusura forzata” – hanno proseguito i rappresentanti della categoria rivolti alla Guadagno. Ma evidentemente per suo conto anche alla Raggi. Senza contare il fatto che “non è stato riportato un solo dato su eventuali risorse stanziate per la ripartenza dei cinema e teatri previste nel nuovo bilancio di previsione”. Un j’accuse grave, che fa il paio con il recente rimpasto di giunta operato dalla sindaca. Dove tra gli altri ‘silurati’ si annovera anche l’ex vice sindaco con delega alla cultura Luca Bergamo. Come dire, anche per questo settore a Roma sembra davvero piovere sul bagnato.

L’Anec, servirebbe un piano concreto per salvare cinema e teatri. Ma dalla Raggi nemmeno una parola

Esiste un piano di sostegno e rilancio  per cinema e teatri? Questa la domanda posta in commissione dai rappresentanti della categoria. Di certo una delle più colpite dalla pandemia, con le sale ancora chiuse. Ma le risposte attese non sarebbero arrivate. “Avremmo voluto conoscere un piano concreto di interventi che Roma Capitale avrebbe destinato a sostegno dei Cinema e dei Teatri romani per accompagnare la loro riapertura – scrive Anec Lazio sui social. Avremmo voluto sapere se l’Amministrazione è disponibile ad attività di rilancio come quelle che abbiamo proposto: 1) campagna di comunicazione per il ritorno in sala, 2) formazione del pubblico giovanile e iniziative rivolte ai giovani, 3) semplificazioni burocratiche, 4) agevolazioni fiscali relative alle imposte comunali”. Ma nei 17 capitoli del libro di Roma capitale Culture e città sottoscritto dalla sindaca Raggi e dall’ex assessore alla cultura Luca Bergamo non ci sarebbe una sola parola sui cinema di Roma. E sulla funzione che svolgono dal punto di vista della crescita culturale della nostra città.

Vogliamo riaprire subito

Infine la stoccata diretta proprio alla presidente della commissione. “È sorprendente che Lei riporti dati errati sul nostro settore: a Roma non ci sono 120 cinema e 450 schermi (come riportato da Guadagno, ndr) ma 44 cinema e 223 schermi. Come avrebbe facilmente appreso dal documento che abbiamo inviato a Lei e alla Commissione il giorno prima dell’Audizione. Con tanto di perdita di incassi del 94% da inizio pandemia. La posizione dei Cinema di Roma è quella di riaprire il prima possibile – conclude Anec – in sicurezza e continuità, per consentire ai distributori la pianificazione delle uscite dei film. Non ci risultano convenienze di vario genere a una riapertura ritardata, come invece da Lei riportato”. E davvero, leggendo queste note e pensando alla giunta pentastellata. verrebbe da concludere: chissà che film hanno visto.

https://www.romatoday.it/politica/anec-contro-raggi.html