Anzio, la polizia ferma due sospetti per la feroce aggressione: sono due italiani di origine bosniaca

Svolta nell’efferata aggressione nel centro di Anzio, dove due persone hanno massacrato e investito un ragazzo perché li averva rimproverati di correre in auto mettendo a rischio la vita dei passanti. Gli agenti del commissariato della cittadina in provincia di Roma hanno infatti fermato due gemelli italiani ventenni di origine bosniaca con l’accusa di tentato omicidio. Sarebbero stati loro gli autori della selvaggia aggressione di domenica pomeriggio in piazza Cesare Battisti. La Polizia è arrivata all’identificazione dei due ragazzi attraverso importanti testimonianze dei presenti che hanno assistito al pestaggio brutale della vittima, che dopo è stata anche investita dallsa Panda su cui viaggiavano i due bosniaci. I quali dopo il rimprovero da parte del ragazzo 19enne, sono scesi dall’auto e lo hanno violentemente picchiato con calci e pugni.
Ricostruita la dinamica della feroce aggressione
Risaliti nella Panda, poi, lo hanno investito passandogli sopra le gambe. La polizia, arrivata sul luogo, ha poi rinvenuto un coltello che potrebbe appartenere agli aggressori. Si è aperta una caccia all’uomo conlusasi nel pomeriggio. Le telecamere di sorveglianza nella zona hanno raccontato la stessa storia. La vittima, Gabriele F., è stata portata all’ospedale in codice rosso ma non sembra in pericolo di vita. Sembra che nell’auto, la Panda grigia, vi fosse anche un terzo complice che per ora non è stato rintracciato. Sembra anche che i tre avessero precedenti per droga. A quanto pare, l’auto era sta presa a noleggio. La vittima è tuttora in prognosi riservata, con trauma cranico, contusioni al petto, edema polmonare e lesioni a una gamba. Il giovane iizialmente aveva perso conoscenza ma poi è stato rianimato dal 118.
