Anzio, la veranda sul mare del noto ristorante di pesce è abusiva (da 9 anni)
Anzio, dovrà essere sgomberata quanto prima la veranda (con affaccio meraviglioso sul mare del litorale laziale di Roma sud) di un noto ristornate di pesce. L’attività ristorativa è situata – così riportano le carte comunali – su via Riviera Zanardelli. Una vicenda davvero singolare che va avanti, nella città di Nerone, dal lontano 2015, per l’appunto 9 anni.
La concessione demaniale marittima n. 3 del 5 maggio 2015 rilasciata dal comune è stata dichiarata decaduta con effetto immediato. Così scrive il Commissario prefettizio, che guida Anzio da circa un anno e mezzo, nella determinazione n. 89 del 6 giugno.
Anzio, veranda vista mare… ma su demanio marittimo
“Non può essere suffragato l’operato dei concessionari“, spiega il Commissario prefettizio nei documenti. “In quanto dal 2017, come da loro stessi dichiarato – continua il Commissario – non avrebbero svolto l’attività di cui alla concessione demaniale marittima num. 03 dell’anno 2015. Inoltre, dal 2017, il bene demaniale sarebbe stato utilizzato con finalità diverse da quelle autorizzate dal titolo concessorio, in totale violazione delle normative di riferimento”.
Non era una associazione culturale, ma un ristorante
I concessionari avrebbero ottenuto almeno inizialmente l’autorizzazione all’occupazione, presentando la richiesta a titolo di semplice associazione culturale. E non di attività commerciale/turistico/ricettiva, con finalità anche economiche. “I sig.ri *** e **** – spiega sempre il Commissario prefettizio – hanno confermato a questa Amministrazione che l’associazione culturale “M. A.” ex “P. C.” sta perpetrando l’occupazione del bene demaniale fin dal 2017 senza alcuna autorizzazione”.
Le parole del Commissario prefettizio
“Agli atti di questo ufficio non è mai stata prodotta documentazione che attesti che i concessionari
hanno denunziato tale occupazione. L’ufficio ha chiesto con nota prot. gen. n. 9132 del 02 febbraio 2024 documentazione che dimostrasse le denunce effettuate, ma gli stessi non hanno dato seguito alla
richiesta”.
Gli uffici tecnici hanno accertato “da parte dei concessionari l’avvenuta violazione degli obblighi imposti dalla normativa che hanno assunto un particolare rilievo e carattere di definitività. Violazioni che hanno compromesso con carattere di definitività il proficuo prosieguo del rapporto concessorio. In ragione delle gravità delle inadempienze atte a giustificare l’emanazione del presente provvedimento di decadenza a tutela dell’interesse generale che la concessione in utilizzo del bene demaniale intendeva soddisfare“.
Circostanze, queste – conclude il Commissario – che rendono preminente l’interesse negativo alla risoluzione rispetto all’interesse positivo alla prosecuzione del rapporto. Divenendo prioritario per la salvaguardia degli interessi pubblici coinvolti la riacquisizione del possesso del bene da parte dell’Amministrazione comunale“.